Andrea Manucci, l’ex Cremonese: “In A te la giocherai alla pari con tutti”

La Cremonese è in Serie A dopo 26 anni. L’ultima volta per i lombardi è stata nella stagione 1995/1996. Pochissimi anni dopo quella stagione i grigiorossi si ritrovarono in Serie C2, con una squadra giovane e che sperava di ritrovare quanto meno un palcoscenico importante come la B. In quella squadra c’era un difensore giovane e che veniva dalle giovanili della Ternana, Andrea Manucci. Classe ’81, è arrivato a Cremona nel 2000 e rimasto per ben sei anni riportandola in Serie B. Oltre alla Cremonese ha giocato nel Cittadella, quando nel 2010 è stato vicino a firmare una prima e storica promozione in Serie A. È stato per anni poi un giocatore di Serie C e nel finale di carriera ha fatto qualche esperienza in Serie D.

Andrea Manucci: “Cremonese, che onore averla riportata in quegli anni in B”

Inizia a fare i primi passi nel calcio che conta prestissimo, andando via da Roma neanche maggiorenne e trasferendosi nella Ternana. A Terni ha giocato nella Primavera dei rossoverdi e nel 2000 firma il suo primo contratto da professionista. Inizia la sua intervista parlandoci della sua esperienza a Cremona: “Sono arrivato nel 2000 alla Cremonese. Non era un buon momento per la società, poiché venivano da due retrocessioni consecutive. A Cremona ci ho passato ben 6 anni e mezzo, sono partito dalla C2 e siamo arrivati in Serie B, ed è stato un orgoglio riportare in Serie B questa società che veniva da diversi periodi bui. Poi nella prima stagione di B, 2006, le cose non stavano andando bene e così ho deciso di cambiare aria“.

“Cittadella il momento migliore della mia carriera. La Serie A è stata molto vicina”

Dopo la Cremonese, Andrea Manucci si trasferì al Cittadella dove timbrò 161 presenze: “Anche con il Cittadella ho vissuto una promozione in Serie B nella stagione 2007-2008. Poi con il passare degli anni siamo diventati una squadra solida e abbiamo lottato con le squadre di alta classifica. Nel 2010 siamo stati ad un passo dalla Serie A, poiché arrivammo in finale dei play-off, dove perdemmo con il Brescia. Cittadella è stato l’apice della mia carriera, in particolar modo quell’anno dove siamo stati ad un passo dalla Serie A.” Nel 2011 si svincolò dal Cittadella e si trasferì a Prato, per poi fare diverse esperienze in Serie D.

“Dopo Cittadella c’è stato il Prato, poi varie esperienze in D”

In Serie C ha passato tantissimi momenti della sua carriera e, dopo il Cittadella, approdò in Toscana al Prato: “Arrivavo da sei stagioni intense al Cittadella, e dopo quell’esperienza rimasi senza squadra e trovai il Prato. In toscana rimasi per un solo anno, ci salvammo nella finale dei play-out.” Dopo il breve capitolo con il Prato, le ultimi fasi della sua carriera le ha vissute in D: “Dopo Prato seguii il vice presidente del Prato che andò nella Pro Sesto dove rimasi una stagione, successivamente due anni alla Sacilese, in cui trovai per due anni consecutivi la finale dei play-off, persa anche lì in finale“.

Andrea Manucci: “Cremonese è nel mio cuore e sono sicurò che si salverà facilmente il prossimo anno”

Ora Andrea Manucci è segretario del settore giovanile dell’Entella, sconfitta ieri per 1-0 dal Foggia nella gara valida per il primo turno dei play-off nazionali. Ci parla della gara di ritorno che ci sarà giovedì: “Sarà una partita tirata. Vincerà chi l’affronterà meglio sia di testa che fisicamente“. Infine si ritorna a parlare della Cremonese e, con un tono sicuro ci dice: “La Cremonese il prossimo anno si salverà. Conoscendo l’ambiente e i dirigenti che hanno masticato palcoscenici importanti anche in Europa, sono sicuro che faranno una squadra importante. Già con l’ossatura di quest’anno in Serie A potrebbero far bene, poi la città e la piazza sono già pronte. Secondo me faranno un campionato importante“.

A cura di Diego Sarti

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