Giuseppe Angelini è il nuovo allenatore del Murata. La formazione sammarinese, ultima nel campionato della piccola Repubblica, sale alla ribalta delle cronache per questo importante innesto. La squadra bianconera è in grande difficoltà, con soli 6 punti fatti in 12 partite. Per risalire la china la società ha deciso di affidarsi all’esperienza e alla competenza di mister Angelini.
Il campionato è ancora lungo e l’undicesimo posto, valido per l’accesso ai play-off, dista solo 6 punti. Domani la squadra si ritroverà in campo per ripartire con il primo allenamento sotto la guida del nuovo tecnico. Il primo match ufficiale da tecnico del Murata per Angelini sarà domenica 8 gennaio contro la Libertas.
Prima di svolgere il ruolo di allenatore Giuseppe Angelini è stato calciatore. Di ruolo centrocampista, Angelini ha vissuto i suoi anni d’oro tra la fine degli anni 80′ e la prima metà degli anni ’90. Cresciuto nelle giovanili del Cesena, il centrocampista riminese conquista da titolare con i bianconeri la promozione nella massima serie. In Serie A disputerà 14 presenze nella stagione 1987-1988. Dopo una serie di prestiti a Padova, Barletta e Siena tra Serie B e Serie C1, nel 1991 viene acquistato dal Monopoli in serie C. Da qui in poi continuerà la carriera tra i professionisti nella terza serie italiana fino al 2000 quando chiuderà la carriera in Serie D con il Santarcangelo.
Come allenatore Angelini si fa notare come vice di Pierpaolo Bisoli al Cesena in Serie B nella stagione 2009-2010. Dopo questa esperienza allena per 2 anni il Santarcangelo nell’allora Lega Pro, prima di prendere le redini degli allievi della Juventus. Angelini diventerà anche allenatore del Cesena in Serie D nel 2018, riuscendo a riportare i bianconeri tra i professionisti ad un solo anno dal fallimento. Prima del Murata ha allenato il Forlì in Serie D e il Livorno la stagione scorsa nel campionato di Eccellenza. Per lui una breve esperienza anche con la Primavera del Napoli.
Un estratto delle parole di mister Angelini da nuovo tecnico del Murata: ” Mi calo in una realtà che non conosco se non di riflesso, per me sarà una scoperta quotidiana da qui alla fine del campionato. Il mio compito non sarà esclusivamente sul campo. Il mio obiettivo è portare entusiasmo, il calcio è gioia e noi dobbiamo prima di tutto divertirci. Non lavorerò da solo, il Murata potrà crescere come società grazie ad un lavoro di equipe“.