Angelo Della Guardia: “Aspetto una chiamata, la Sicilia è la mia priorità”
Angelo Della Guardia, difensore ex Igea Virtus e Castrovillari, si racconta ai nostri microfoni
Angelo Della Guardia, difensore mancino eclettico e completo classe 1995, occupa bene tutte le zone della difesa e gioca bene sia da centrale che da laterale. Il calciatore ha da poco rescisso con il Gaeta ed è ora alla ricerca di una nuova opportunità dopo le grandi stagioni con l’Igea Virtus e il Castrovillari: la priorità è la Sicilia ma è aperto a qualsiasi altra occasione: ”Alla Sicilia mi legano non solo ricordi calcistici, ma anche sentimentali, in particolare il calore delle piazze, la passione e il livello del calcio. Sono innamorato e vorrei tornare.”
A proposito di Sicilia: due ottime stagioni nell’Igea Virtus, con un campionato di Eccellenza vinto e una stagione importante da neopromossa in Serie D, condita da una serie di risultati utili consecutivi e una vittoria memorabile contro il Siracusa: “All’Igea mi sono trovato benissimo, abbiamo vinto il campionato di Eccellenza e poi abbiamo impressionato tutti con un’ottima stagione da neopromossa in Serie D. Ho giocato moltissime partite da titolare e ho bei ricordi della piazza”.
Da sottolineare anche l’esperienza in Calabria al Castrovillari, anche qui percorso simile: “È stata una bellissima esperienza quella in Calabria: abbiamo vinto il campionato di Eccellenza e l’anno dopo, in Serie D, siamo arrivati fino alla semifinale play-off, un vero peccato. Abbiamo anche ottenuto un pareggio contro la corazzata Bari”
Dopo l’ultima esperienza al Gaeta, Della Guardia è attualmente svincolato, un’opportunità per tante squadre di D alla ricerca di un difensore esperto e affidabile: “Aspetto una chiamata, la Sicilia è la mia priorità, come detto prima per tanti fattori, ma sono disposto ad ascoltare qualsiasi proposta”
Tante esperienze per Della Guardia: dal campo a Temptation Island, ma sempre con il pallone in testa
Abbiamo parlato anche dell’esperienza di Della Guardia a Temptation Island, un’esperienza che però non ha spostato minimamente l’attenzione dalla sua passione: il calcio. “E’ stata un’esperienza positiva, il campionato di eccellenza era fermo per il Covid e mi hanno chiamato, molte volte si sottovalutano questi programmi ma sono pieni di spunti e raccontano la vita e il carattere delle persone. Nonostante la visibilità ricevuta, però, il mio focus resta il pallone. Legare passione e lavoro è importantissimo. Voglio continuare a giocare a calcio”.