Gravi disordini negli spogliatoi nel derby, arriva un comunicato a sorpresa

L’Angri è stato fortemente sanzionato dopo i disordini nel match casalingo contro il Portici e preannuncia il ricorso. Il derby campano del Girone G di Serie D, secondo il referto dell’arbitro, sarebbe finito in rissa negli spogliatoi. Ad essere colpito il capitano degli ospiti Maraucci che ha determinato la sospensione della partita a fine primo tempo.

Ben due le giornate di squalifica del campo per l’Angri con sconfitta a tavolino per 3-0 e una pesante ammenda di 4000 euro. La società campana ha però annunciato, nella tarda serata del 12 gennaio, che presenterà immediatamente ricorso.

Il ricorso dell’Angri e il comunicato contro la sanzione

“Fatti che non corrispondono alla realtà”, è questa la motivazione che spinge l’Angri a presentare il ricorso dopo le gravi sanzioni subite. Con un comunicato ufficiale, la formazione campana si è espressa così:

“Una decisione assurda che penalizza la nostra società, penalizza un lavoro che stiamo portando avanti da quasi quattro anni volto a cambiare il modo di concepire il calcio, facendo della sportività e dell’accoglienza una nostra priorità. La decisione del giudice sportivo è la continuità di quanto costruito ad arte in un pomeriggio paradossale che non trova riscontro nella realtà.

Dalle spranghe, da un clima intimidatorio, dai tifosi che avevano accerchiato e malmenato un tesserato avversario, si è passati a persone non identificate riconducibili però alla società che avrebbero aggredito un calciatore ospite. Dagli inviti a riprendere la gara da parte delle forze dell’ordine, perché esistevano tutte le condizioni di sicurezza, al referto di un arbitro che asserisce che erano venute meno le condizioni per continuare la gara. “Verba volant scripta manent” e quanto scritto va al di là di quanto accaduto e dunque noi iniziamo a scrivere. Annunciando fin d’ora ricorso contro una decisione assurda con sanzioni spropositate, contro una descrizione dei fatti ben lontana dalla realtà, contro le due gare a porte chiuse senza la presenza dei nostri passionali sostenitori, con una sanzione economica pesante e senza la possibilità di fare incassi per due gare interne consecutive.

Lotteremo in ogni sede per difendere la nostra verità, per difendere un lavoro di rigenerazione sportiva che ad Angri stiamo portiamo avanti da anni. Garantendo la migliore ospitalità possibile ad ogni singola società, Portici compreso, che abbiamo accolto durante il nostro percorso sportivo nei nostri anni di gestione”

Alla fine del comunicato l’Angri ha poi dichiarato che potrebbe valutare una pausa di riflessione sul futuro del calcio in città.

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Redazione