L’Aprilia è ufficialmente retrocessa in Eccellenza. Un momento duro per tutto il club, che da oggi non ha al comando più nessuno. Infatti, tramite un comunicato ufficiale, il patron Antonio Pezone ha ufficializzato il suo addio dal mondo del calcio.
Ora, come specificato nella nota ufficiale, l’Aprilia è in mano al Comune in attesa di nuovi proprietari interessati a prelevare la squadra.
Saranno settimane calde per il futuro del club laziale, che non avrà più Antonio Pezone come presidente. Di seguito la nota ufficiale diffusa dal club.
“Sono arrivato alla fine del percorso perché tutte le iniziative, nella vita, hanno un inizio ed una fine. I motivi sono tanti ed elencarli tutti sarebbe difficile. In primis dico che non ho più voglia, non ho più stimoli e la mia grande passione per questo sport è finita. Provo sinceramente nausea e vomito per questo mondo in cui non mi rispecchio più.
Un mondo fatto da illusionisti, decantatori e raschia piotte. Direttori mangia pane a tradimento, allenatori che, pur di sedersi in panchina, foraggiano direttori compiacenti, procuratori truffatori che, pur di piazzare under scarsi grazie all’intervento dei genitori, foraggiano direttori per far entrare i propri figli all’interno di una rosa di prima squadra. In questi anni ne ho viste tante ma ho addirittura assistito ad una rissa di genitori di settore giovanile ed ho dovuto sollecitare l’intervento della forza pubblica. Proprio io che stravedevo per il settore giovanile, mi sono sentito fuori luogo. Istituzioni assenti sia a livello nazionale che locale ma a questo tema vorrei dedicare un ampio spazio fra poco. Posso solo prendere atto della situazione reale e lasciare ad altri la possibilità di fare ciò che non sono riuscito a fare io“.
Continua poi l’ormai ex presidente Pezone.
Negli ultimi 4 anni sono servito solo per onorare gli impegni economici, in poche parole elargire denaro per far divertire gli altri. Nel calcio non c’é più nessuna meritocrazia, ci sono direttori che scappano appena si accorgono di essere stati presi con le mani nella marmellata, questa è la verità.
“Speravo di dare un contributo per far migliorare questo mondo ma non ci sono riuscito: il calcio è un mondo dove per stare a galla devi stare sotto ricatto di giornalisti e tv private, con i loro personaggi ambigui che ti si avvicinano per avere la sponsorizzazione delle loro tv e manifestazioni e come vieni meno cercano di sfondarti. Finché li foraggi tutto bene, come vieni meno cercano di distruggerti mediaticamente.
Bastava poco per far arrivare Aprilia nel calcio professionistico, mi sono accollato debiti delle vecchie gestioni dove sono risultate mancanze di pagamenti oltre all’utenza gas non pagata dal 2004. Ma se vieni attaccato da chi dovrebbe aiutarti, ti devi solo arrendere. Ora la FC Aprilia è a disposizione del Comune in quanto non è più mia intenzione continuare in questo mondo che non mi appartiene.
Lascio con tanto rammarico ma torno ad essere un uomo libero e non più schiavo del sistema. Nonostante tutto vorrei ringraziare il mio amico da sempre che mi ha aiutato in questa avventura nel mondo del calcio Andrea Viola, unica persona competente che sa di calcio, insieme ai direttori Pasquale Foggia e Alessandro Battisti, non a caso direttori che sono nel professionismo, non per ultimo anche Enrico Pagliaroli che ha vissuto questi ultimi 6 mesi ereditando una situazione ormai crollata che ha dimostrato qualità e principi sani, avrà le sue soddisfazioni insieme al segretario Stefano Lumini e all’addetto stampa Valerio D’Epifanio, uniche persone che mi sono state vicino in questo periodo“.