Fulmine a ciel sereno ad Arezzo. In un comunicato ufficiale il dg Paolo Giovannini ha spiazzato tutti.
La società ha deciso che per la prossima stagione non verranno confermati i componenti over della squadra.
Ora, quindi, si attende una radicale rifondazione della rosa amaranto.
Il comunicato rilasciato dalla società sul sito ufficiale stabilisce che tutti i giocatori over non verranno riconfermati. Questo cosa significa? Vuol dire che ai componenti del gruppo squadra in scadenza di contratto nati dal 1999 in giù non sarà offerto il rinnovo con l’Arezzo. Una scelta importante da parte della dirigenza amaranto, e, il dg Giovannini ha dato le motivazioni nel comunicato.
Le sue parole: ”Si tratta di una scelta di metodo e non di merito. Le ambizioni della piazza, la sfortunata stagione appena conclusa e il modo in cui è maturata mi hanno portato a ritenere che il gruppo di lavoro avesse necessità, per motivi psicologici e ambientali, di un reset.”
Il direttore generale amaranto ha spiegato che alcuni dei giocatori over sono apprezzati dalla società sotto il profilo tecnico. Nonostante ciò, sempre quest’ultimo, ha preferito fare piazza pulita per evitare che scorie negative di questa stagione si ripresentino nel 22/23. La stagione che verrà, prosegue il dg, sarà appunto un’annata dove l’Arezzo non potrà sbagliare e le pressioni saranno alte.
Dopo l’impresa dello scorso campionato con il San Donato Tavarnelle, Indiani ha ceduto alla corte dell’Arezzo. Quest’ultimo, quindi, tenterà nuovamente di raggiungere la promozione e riportare gli amaranto tra i professionisti. Ora dopo questo terremoto e l’addio del capitano Cutolo, Indiani si trova ad essere l’unico punto fermo da cui ripartire. La strada si fa in salita ma lo stesso allenatore ha dichiarato che era proprio in cerca di nuove sfide. Per sua fortuna l’allenatore torna a lavorare con il direttore Paolo Giovannini, nuovo dirigente amaranto a partire dal 1° giugno. I due si conoscono da tempo, avendo condiviso l’esperienza al Pontedera tra le stagioni 2011-2012 e 2016-2017.
A cura di Francesco Busoni.