Arezzo, la Serie C è a un passo: il record con Paolo Indiani in panchina
Il record di Paolo Indiani sulla panchina dell’Arezzo – Cosa accomuna un allenatore vincente come Antonio Conte e un campione del mondo come Antonio Cabrini, a parte il nome? Entrambi hanno allenato l’Arezzo nel primo decennio degli anni Duemila e condividevano il record di vittorie consecutive (sei) alla guida dei toscani nell’era dei tre punti a partita. Questo fino a qualche settimana fa, però. Perché non avevano fatto i conti con Paolo Indiani. Il suo Arezzo, prima del pareggio nel turno pre-pasquale, aveva vinto otto partite di seguito, infrangendo i precedenti record dei suoi più noti colleghi.
L’arrivo di Paolo Indiani ad Arezzo e l’inizio della cavalcata
Dopo la deludente stagione 2021/22, terminata con il terzo posto nel girone E vinto proprio dal San Donato Tavarnelle di Indiani e la prematura eliminazione ai playoff, nella città di Petrarca, Vasari e Guido Monaco serviva una svolta, per ridare dignità a una società blasonata e ricreare entusiasmo in una tifoseria sempre calda e leale ma stanca di inghiottire bocconi amari. Per centrare l’obiettivo promozione sfumato qualche mese prima, il presidente dell’Arezzo Guglielmo Manzo decide di affidarsi al direttore generale Paolo Giovannini, figura di comprovata competenza in uscita da Pontedera, che a sua volta opta per una sua vecchia conoscenza. Un “usato sicuro”: proprio Paolo Indiani.
Il nuovo tecnico, originario di Certaldo come quel Luciano Spalletti che sta dominando in serie A, vanta nove campionati vinti tra i dilettanti ed è a caccia della décima, come si direbbe dalle parti di Madrid. Arezzo sembra la piazza ideale per centrare la doppia cifra e l’inizio è in linea con le aspettative: sei vittorie nelle prime sei. Superata la partenza sprint dell’Arezzo di mister Mario Somma, che nel 2003/04 vinse le prime cinque giornate del girone A di serie C1 e il 25 aprile festeggiò il ritorno in B. Ricordate Matteo Serafini, che nel 2007 realizzò una tripletta da sballo nientemeno che a Gianluigi Buffon in un Brescia-Juventus in serie B? Ecco, era il capitano di quella squadra.
Il duello con la Pianese e la fuga verso la gloria
Tra il filotto iniziale e questo delle otto vittorie non sono mancate le difficoltà: risultati altalenanti e alcune sconfitte inopinate avevano permesso alla Pianese di scavalcare gli amaranto in vetta al girone E. Ma la forza di Paolo Indiani è stata quella di adeguare il suo Arezzo a campi e avversari. Emblematiche in questo senso le vittorie in trasferta contro Ponsacco e Livorno.
Una in un campo piccolo e ai limiti della praticabilità, l’altra nell’ampio biliardo dell’Ardenza. Una sotto la pioggia ghiacciata e il vento sferzante, l’altra in un clima quasi estivo. Una di fronte a pochi irriducibili tifosi aretini, l’altra davanti a un pubblico di circa cinquemila persone per un derby dal sapore antico. Unite ai successi contro Flaminia, Ghiviborgo, Città di Castello e Montespaccato in casa e Seravezza e Grosseto fuori, hanno consentito ai toscani di staccare quasi tutte le inseguitrici.
Arezzo, per la festa serve un ultimo sforzo
L’unica rimasta in scia è appunto la Pianese, che farà visita al Cavallino Rampante questa domenica 16 aprile. Il distacco tra amaranto e bianconeri è di sette punti a quattro giornate dal termine. In caso di vittoria, dunque, sarà serie C con tre turni di anticipo. La città si sta vestendo a festa e il fermento è palpabile: sui balconi compaiono bandiere e allo stadio si prevede il pubblico delle grandi occasioni.
L’ultimo che è riuscito a vincere la serie D sulla panchina amaranto è un certo Serse Cosmi nel lontano 1996. Paolo Indiani ha superato anche lui, che si era fermato a cinque successi di fila nel 1998 (in serie C2). La ciliegina sulla torta, ora, sarebbe una vittoria domenica prossima. Quella che manca per festeggiare insieme a una città intera nell’anno che porta al centenario della società amaranto.
A cura di Luca Amorosi