Si accende la corsa in vetta al girone E di Serie D. Nel weekend della ventiquattresima giornata di campionato, la capolista Arezzo riceve in casa il Ghiviborgo: obiettivo continuità per gli uomini di Paolo Indiani, reduci dal successo in trasferta contro il Seravezza e chiamati a difendere il primato in graduatoria.
Quarantasette i punti sin qui conquistati dalla compagine amaranto, in vantaggio di due lunghezze rispetto alla Pianese seconda classificata. Allo stadio “Città di Arezzo”, la capolista del girone E affronterà questo pomeriggio il Ghiviborgo, impegnato nella lotta alla salvezza. Il successo per 3-1 sul Tau della scorsa settimana ha ridonato entusiasmo alla squadra allenata da Massimo Maccarone.
Arezzo-Ghiviborgo, le parole di Paolo Indiani. Intervenuto in conferenza stampa, l’allenatore amaranto ha descritto insidie e difficoltà degli avversari di giornata: “È una squadra che gioca a calcio, che utilizza il lancio lungo solo sporadicamente. Hanno pareggiato spesso perché fanno tanto possesso palla. Lo dissi all’andata e lo ripeto anche oggi: per noi non sarà una partita facile”. Sulle possibili novità di formazione, Indiani ha poi aggiunto: “Gucci squalificato? Gioca Persichini, l’abbiamo preso apposta, mi auguro che sappia sfruttare l’occasione. Di Tiganj non voglio dire niente. È bravo come giocatore, sul resto lasciamo perdere”.
Arezzo-Ghiviborgo sarà la prima di una serie di finali che vedranno protagonisti gli amaranto sino al termine della stagione. Il sogno Lega Pro è concreto, Indiani traccia la strada da perseguire per raggiungere l’obiettivo della società: “Sono passati due terzi di campionato e questo è un momento decisivo per la stagione: credo e spero che il sorpasso di domenica al primo posto della classifica sia stato quello cruciale, anche se dipende solo da noi. In questa settimana ai ragazzi ho detto che mancano undici giornate e saranno tutte battaglie: è un campionato diverso rispetto all’anno scorso, quelle in fondo non mollano. Di sicuro, salvo sorprese, la serie C ce la giocheremo noi, Pianese e Poggibonsi”.