Arezzo, Sussi: “I nuovi acquisti hanno trasmesso ottimismo”

Dopo i grandissimi sforzi fatti sul mercato da parte dell’Arezzo, toccherà ai ragazzi di Andrea Sussi l’arduo compito di risalire la china. L’obiettivo degli amaranto è uno soltanto: cambiare le sorti del campionato.

L’esordio di Sussi sulla panchina del presidente Fabio Gentile è stato da incubo per i toscani, i quali affondarono sul campo del Poggibonsi con una netta sconfitta.

Alla vigilia della gara contro lo Scandicci, commenta così l’allenatore amaranto la ritrovata vittoria (la quale mancava da quasi un mese) dell’Arezzo sul Real Livorno:

“Il percorso che stiamo facendo finora non rispetta il tabellino di marcia che tutti si aspettavo all’inizio del campionato. Vogliamo risalire e per risalire sappiamo che dobbiamo dare continuità ai risultati – prosegue Sussi – sono fiducioso, domenica i ragazzi mi hanno mandato un messaggio, dicendomi di non mollare mai

Vincere aiuta a vincere, dopo la vittoria di domenica, gli amaranto cercheranno di rifarsi lontani dalle mura amiche, nella trasferta di Scandicci:

“Sarà una partita maschia. Arrivano da due sconfitte consecutive, sono arrabbiati. Conosco bene l’allenatore che ha un grande temperamento, sarà una battaglia ma noi siamo pronti e cercheremo di raccogliere i tre punti, sia in casa che fuori il nostro atteggiamento deve essere uguale”

Modulo e Mercato

Sul modulo: “Come abbiamo fatto domenica, questa squadra può variare sia con il trequarti e con il 4-3-3. I ragazzi si sono messi a disposizione; ognuno deve portare qualcosa alla causa. Il modulo verrà scelto dopo la rifinitura – ha affermato l’allenatore amaranto – l’importante è fare girare veloce il pallone”

La svolta dopo Poggibonsi e il mercato:

“Andiamo avanti domenica dopo domenica, i ragazzi hanno l’opportunità di dimostrarmi che non c’è bisogno di ritocchi, aspettiamo, facciamoli lavorare. Io non sono per i cambiamenti ma era obbligatorio farlo per dare una svolta. I nuovi acquisti hanno dato una ventata di ottimismo, i vecchi si sono resi conto che le cose in quel modo non potevano andare”

A cura di Celestino Casedonte

Published by
Redazione