In mattinata sono state svelate le maglie dell’Arezzo per la stagione 2022/23 e sono iniziate le proteste. Il problema principale riguarda la prima maglia, la più importante, che pare non essere del colore esatto. Infatti la divisa si presenta metà rossa e metà amaranto. Grave errore poiché secondo i tifosi dovrebbe proprio essere quest’ultimo il solo colore della maglia. L’Arezzo, che milita nel girone E della Serie D, ha come segno rappresentativo proprio il colore amaranto che dovrebbe identificare sia la squadra che la città stessa.
Ad aggravare le polemiche da parte dei tifosi c’è anche il fatto che la maglia di questa stagione dovrebbe avere molto più significato dato che la società celebrerà quest’anno il proprio centenario e questo errore perciò assume molto più valore. Nulla da dire invece per la maglia da trasferta che si presenta bianca con bordi amaranto e strisce grigie. Anche la terza divisa non ha particolari problemi e sarà gialla con i bordi neri.
Ad aver realizzato l’oggetto della discordia è l’azienda di abbigliamento sportivo Rever Iconic. A capo di questa impresa vi è proprio la figlia del presidente amaranto Guglielmo Manzo.
La società si è da subito scusata con i suoi tifosi tramite comunicato stampa: “La Società Sportiva Arezzo, a seguito della presentazione della divisa ufficiale per la stagione sportiva, 2022-2023 comunica ai propri tifosi che solo al momento della consegna del materiale ha potuto constatare l’inesattezza cromatica che ha interessato la prima divisa dovuta ad una differenza sostanziale tra il rendering e il prodotto finale.”
“Per tale motivo – spiega il comunicato dell’Arezzo – la società amaranto ha dato mandato a Rover Iconic per la sostituzione della prima divisa, con il fornitore ufficiale che provvederà quanto prima alla consegna di un nuovo completo.”