Tra l’Asti spumante, il moscato e il celebre vino la Barbera, nell’astigiano non si fa altro che parlare di annate. Proprio a questo proposito quella 2023-2024 per quanto riguardo il calcio sembra essere di quelle veramente buone per il capoluogo del Monferrato. La squadra biancorossa, che l’anno scorso è arrivata settima in campionato, al momento è infatti seconda in classifica nel girone A di Serie D.
La città piemontese, famosa nel mondo per i meravigliosi vigneti che caratterizzano le sue campagne, vuole essere anche sempre più presente nella mappa calcistica del nostro paese. Dopo essere tornato in Serie D nel 2021, adesso l’Asti, grazie a questo straordinario avvio di campionato, può sognare addirittura la Serie C. Una categoria che manca ai biancorossi dalla stagione 1986-1987; quella si che era una buona annata.
Con la vittoria di domenica in casa del PDHAE l’Asti è salito a quota sette vittorie in campionato su dodici partite. Come i biancorossi solo la capolista, nonché grande favorita per la vittoria finale, Alcione Milano. La formazione allenata da Marco Sesia, sfruttando anche lo scontro al vertice tra i meneghini e il Chisola, ha accorciato dalla vetta ed è salita al secondo posto in classifica con 23 punti. Un cammino fin qui straordinario per i piemontesi che, oltre alle sette vittorie, in campionato hanno ottenuto poi due pareggi e tre sconfitte. Da sottolineare è soprattutto la tenuta difensiva dei galletti che, con otto reti subite, sono la seconda miglior difesa del girone dietro il Vado.
Dopo una partenza esaltante con tre successi su tre incontri, di cui il primo proprio contro il Vado l’anno scorso vincitrice dei play-off, la formazione biancorossa ha rallentato nelle successive tre partite ottenendo solamente due punti. Dalla settima giornata la squadra di Sesia è ripartita alla grande ottenendo quattro vittorie e due sconfitte. Tra le vittime illustri dei galletti, oltre al rossoblù, ci sono anche la Sanremese, sconfitta 4-0, e il Ligorna. Dopo il PDHAE, battuto domenica, il calendario adesso mette di fronte all’Asti due sfide molto complicate contro Chisola e Derthona. L’attesa sfida contro la capolista Alcione Milano invece sarà domenica 17 dicembre alla penultima giornata del girone d’andata.
Nonostante la storia calcistica della città Asti inizi già nel 1902, l’odierno Asti Calcio nacque solamente nel 1932. Anche se nel corso della sua storia tra fusioni, scissioni e rifondazioni la squadra piemontese cambierà più volte nome. Dopo aver fatto la spola nei campionati dilettantistici tra Promozione e quarta serie in tutto il secondo dopoguerra, negli anni sessanta l’A. C. Asti si lega ad un’altra società della città piemontese dando vita al Gruppo Sportivo Asti Ma. Co. Bi. Questo club, che già nel 1974 tornerà a chiamarsi semplicemente A. C. Asti, non ottenne risultati importanti dal punto di vista sportivo ma ha avuto il merito di aver fatto esordire tra i grandi un giovane Giancarlo Antognoni.
Dopo anni di Serie D nel 1980, grazie ad un’altra unione, la società astese ottenne il passaggio in Serie C. Dopo sette anni tra Serie C1 e Serie C2, nel 1987 i biancorossi lasciano definitivamente la Lega Pro. Dopo decenni difficili tra le serie minori, con come miglior piazzamento il terzo posto nel girone A di Serie D nel 2011, forse quest’anno come mai l’Asti può sognare davvero il ritorno nel calcio professionistico.