La partita valevole per la 37^ giornata di campionato del Girone A ha visto l’Asti ottenere un’importantissima vittoria a livello morale sull’Alcione Milano neopromosso in Serie C. I piemontesi sono riusciti a ribaltare il risultato e ad ottenere i tre punti vincendo con il risultato di 2-1. All’iniziale vantaggio degli ospiti su calcio di rigore di Manuzzi al 30′ del primo tempo risponde nel secondo tempo Giacchino con una bellissima doppietta. Play off ormai sfumati per l’Asti nonostante la vittoria, ma rimane comunque la soddisfazione di aver battuto i milanesi, primi in classifica e campioni del Girone A. Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti della gara.
Nella consueta conferenza stampa post gara si è espresso ai nostri microfoni il direttore sportivo dell’Asti, Antonio Ballario. Oltre ad esprimere i suoi complimenti alla squadra e allo staff, il Ds dei biancorossi si è lasciato andare a un duro sfogo: “Il proposito è sempre di migliorare. Il problema è che per farlo bisogna avere molti più capitali. Tra le prime otto noi siamo la squadra che investe meno. Anche facendo meno delle altre si possono raggiungere grandi risultati”.
“Sicuramente Asti dopo anni merita qualcosa di molto più importante. Ma per arrivare a questo c’è bisogno che l’Asti aiuti l’Asti. Se questo non avviene è complicato, perché reggersi solo sulle solite persone che tengono in vita la squadra e alle quali bisogna fare un monumento è troppo poco. Perché giustamente c’è bisogno che la città si risvegli”.
Ha poi concluso duramente: “Vedere così poco pubblico ogni partita per una città come Asti non è bello. Poco pubblico, pochi aiuti, poco interesse per la squadra della città. Parlo di sponsorizzazioni, aiuti, tante altre cose. Se si vuole crescere bisogna crescere tutti insieme. Questa è l’unica cosa che si può fare”.
L’allenatore dei biancorossi Marco Sesia nella conferenza stampa post gara ha dichiarato la sua soddisfazione totale per la stagione dei biancorossi. Ecco quanto ha dichiarato: “Dovevamo riscattare la brutta sconfitta dell’ultimo turno. I ragazzi hanno giocato bene, siamo contenti di aver chiuso al meglio in casa davanti al nostro pubblico. Adesso abbiamo ancora l’ultima partita e vogliamo onorare fino alla fine il campionato. Alla squadra ho fatto i complimenti, l’Alcione non ha regalato nulla, anzi ci ha messo in difficoltà a più riprese. A livello difensivo oggi benissimo, abbiamo tutti meritato questa vittoria“.
“Sono contento per tutti, per la società, per la squadra, per il mondo Asti. 59 punti sono tanti. L’allenatore conta per quello che è la sua percentuale, ma se i punti sono questi il merito è di tutte le componenti. Su 37 partite i ragazzi ne hanno sbagliate solo 2/3. Se è servita la strigliata che ho fatto a Giacchino? Certo, al di là del bene che mi lega umanamente al ragazzo io penso che lui sia una pedina fondamentale della squadra. In queste partite ci è mancato tanto“.
Ha poi continuato: “Non sono rammaricato per non aver raggiunto i play off. Potevano essere la ciliegina sulla torta della stagione. Questa torta che si sono costruiti i ragazzi è molto prelibata. Ci sono squadre che hanno investito più dell’Asti che oggi giocano partite per salvarsi. Quando una squadra come la nostra si salva a 11/12 partite dalla fine del campionato vuol dire aver fatto qualcosa di importante. Questa squadra ha ottenuto compattezza, identità e credibilità. Sono assolutamente soddisfatto”.
“Futuro? Io come ho già detto qui ad Asti mi trovo benissimo, è uno staff di fratelli. La società è serissima. Si spera sempre di fare un passo in avanti quando si è ambiziosi. Per dare seguito a una costruzione fatta il 23 luglio del 2023. Adesso a bocce ferme parleremo di tutto“.
Il centrocampista classe 2003 dell’Asti Gabriele Giacchino, assoluto protagonista del match, si è espresso così ai nostri microfoni: “Erano tre settimane che non giocavo. Mi sono preso una bella rivincita. Secondo me sono state troppo severe le tre giornate di penalizzazione che mi sono state assegnate. Sono arrivato a quota 6 gol e ho superato il mio bottino dell’anno scorso.
Sono felicissimo di aver chiuso così il campionato in casa. I miei obiettivi futuri? Spero di fare il salto di categoria, altrimenti sarei felicissimo di rimanere ad Asti, c’è un bellissimo gruppo e sono felicissimo qui“.
L’allenatore dell’Alcione Milano neopromosso Cusatis non ha mancato di esprimere parole di elogio per gli avversari, sia per la partita disputata e sia per il pasillo de honor che i piemontesi hanno riservato prima del match alla sua squadra. Di seguito, le sue dichiarazioni: “Oggi c’erano tanti giovani in campo. Mi sembra giusto far assaporare la gioia a tutti i giocatori della squadra che hanno avuto poco spazio. Ma questo non vuol dire che non abbiamo affrontato la partita al meglio. Mentalmente non è facile stare nel pezzo, abbiamo fatto 3 anni a macinare chilometri e punti. Nel secondo tempo abbiamo forzato troppo le giocate e poi l’Asti ne ha approfittato. Approfitto per ringraziarli tantissimo per il pasillo de honor all’inizio della gara. Non è da tutti al giorno d’oggi”.
Ha poi concluso: “E’ stata una stagione importante perché venivamo dall’anno scorso che dovevamo essere ripescati e poi per varie problematiche non ce l’abbiamo fatta. Ripartire non è stato semplice. Le difficoltà ci hanno caricato e l’abbiamo dimostrato sul campo. E sul campo siamo stati i più forti di tutti“.