Asti, Siciliano: “Farò l’impossibile per far sì che la squadra riprenda il cammino”
L’Asti presenta il nuovo allenatore Sandro Siciliano
Nella giornata di oggi, 14 gennaio, nella sala conferenze dello stadio “Cesin Bosia” l’Asti ha dato il benvenuto al nuovo allenatore Sandro Siciliano, arrivato dopo l’esonero di Marco Sesia avvenuto dopo la cocente sconfitta per 2-1 contro il Chieri.
Durante la presentazione, il presidente Antonio Isoldi ha evidenziato come Siciliano avesse ricevuto altre offerte durante questa sessione di calciomercato invernale, ma abbia scelto di dare priorità all’Asti, segno di un attaccamento e di una fiducia verso la piazza.
Isoldi ha anche parlato della situazione di mercato, sottolineando la necessità di affrontare le problematiche esistenti nella rosa, tra cui infortuni e partenze significative che hanno pesato sui risultati.
Siciliano si è mostrato determinato e pronto a lavorare duramente per riportare la squadra sulla giusta strada, promettendo di mettere tutto il suo impegno per valorizzare le potenzialità dei giocatori già in squadra. Di seguito, riportiamo le sue parole diramate nella conferenza stampa di presentazione.
Asti, le parole del presidente Isoldi
Di seguito, riportiamo le parole del presidente del club piemontese Antonio Isoldi, che ha introdotto la nuova guida tecnica e fatto il punto sul mercato: “Siciliano aveva altre proposte ma quando ha sentito il nome di Asti ci ha dato precedenza. […] Siamo alla ricerca sul mercato ma ci sono cose che si devono incastrare, ad oggi andare per prendere un play serve che l’altra squadra rescinda il contratto.
“Noi siamo una squadra importante con dei limiti e degli errori e una serie di infortuni pesanti. Ci sono state anche delle partenze importanti, non ci siamo mai opposti perché è sbagliato tenere persone controvoglia. La rosa è importante da luglio e lo dicevano tutti, ci sono mille cause per questo rendimento negativo. Abbiamo tutti colpe ma dobbiamo concentrarci per fare bene con quello che c’è. Se ci sarà modo daremo qualche rinforzo al mister”.
Asti, Siciliano: “Quando sento il nome di una piazza come questa torna subito la voglia”
Ecco come ha esordito Siciliano: “Quando sento il nome di una piazza come questa torna subito la voglia, c’è da fare tanto lavoro, ringrazio tutti. Metterò l’impossibile per far sì che la squadra riprenda il cammino e mostrare le qualità che ho intravisto nei primi due allenamenti. Voglia ce n’è tanta”. Sui cambi di formazione dice: “Vanno fatte valutazioni giuste, di trovare e capire le condizioni e le caratteristiche. In questo momento è più possibile un effetto contrario, siamo nel girone di ritorno ed è già stato fatto un ottimo lavoro di preparazione da mister Sesia. Serve lavorare sull’aspetto mentale. Penso di poter lavorare sempre su un 4-3-3, c’è da valutare l’opzione trequartista ma voglio ancora valutare bene. Ci sono sistemi che sono stati utilizzati finora.”
Sulla prossima partita domani contro la Cairese: “Non sarà facile per quanto è successo e anche per l’avversario che è. La squadra deve dimostrare di essere viva, con voglia di lottare e andare in campo”.
Sull’obiettivo playoff: “La squadra l’ho vista poco ma le ambizioni sono di vincere, noi dobbiamo ragionare partita per partita e per arrivare il più lontano possibile, se saranno i playoff tanto meglio. I ragazzi ovviamente non avevano facce da feste ma io ho chiesto sorrisi, in due giorni ho cercato di portare un po’ di spensieratezza. Ho intravisto già qualche mezzo sorriso, questa è la base perché serve serenità per preparare le partite”.
Asti, Scavino: “Partiti bene poi un calvario di infortuni”
A chiudere la conferenza stampa è il consigliere Bruno Scavino: “Siamo partiti bene poi un calvario di infortuni e ora è venuto il momento di andare avanti, abbiamo già fatto una riunione un mese fa. Abbiamo avuto accordi con giocatori importanti ma poi la società non li libera. Serve essere ragionevoli che vuol dire anche non andare a perdere a Chieri come abbiamo perso. Queste montagne russe non le vorrei vedere. Abbiamo anche dei giovani che possono trovare più spazio e trovare in loro della linfa che può mangiare in testa a qualche giocatore più affermato. Quando capitano queste cose non è solo colpa di un allenatore ma di tutti”.