Nel girone D della massima competizione nazionale per i Dilettanti, soffia il vento delle nobili decadute. L’Unione Sportiva Athletic Carpi, società sorta dalle ceneri dello storico sodalizio modenese, è una di queste. Un’estate rovente, quella vissuta in terra emiliana. Il destino del Carpi Football Club si materializza a fine luglio, con la mancata iscrizione della società in Lega Pro e la successiva fase di querelle giudiziarie che non muteranno l’esito finale. Cala il sipario sulla storica compagine fondata nel 1909. E pensare che, solo sei anni orsono, la società del Presidente Mantovani calcava i palcoscenici prestigiosi della Serie A.
La nuova era del calcio carpigiano ha preso corpo solo poche settimane fa. L’iscrizione al campionato di Serie D 2021/22 rappresenta l’inno alla speranza di chi non vuole abdicare. Una squadra strutturata in poco tempo, inserita in un girone competitivo e che punta a rientrare tra i pro nel più breve tempo possibile. Questo è l’input che la nuova società presieduta da Claudio Lazzaretti si è autoimposto. In un campionato governato dalla capolista Rimini, l’Athletic Carpi veleggia nel baricentro della graduatoria. La zona playoff dista una sola lunghezza, mentre i punti dalla vetta sono ben dieci.
Di certo il club non si aspettava un avvio così irto di insidie. Il tecnico del Carpi, Massimo Bagatti, non si sottrae alle proprie responsabilità. Anzi. L’allenatore sia assume le colpe dell’avvio stentato, proteggendo la squadra da qualsivoglia tipologia di critica: «Non ho nulla da rimproverare ai miei calciatori – afferma l’allenatore ai canali ufficiali del club –. Le colpe di un approccio sbagliato alle partite sono da imputare al sottoscritto. Dobbiamo ritrovare autostima, i ragazzi sono dispiaciuti ma possiamo recuperare».
Tre vittorie, due sconfitte, tre pareggi. L’ultimo di questi in quel di Progresso. Carpi che va sotto nel gioco e nel risultato dopo venti minuti, ma che riesce a restare in partita e ad agguantare un pareggio prezioso con Villanova nel finale di gara. La testa e il cuore sono già rivolti a domenica, quando al “Cabassi”, i biancorossi ospiteranno il Mezzolara: «Stiamo pagando un approccio alla gara troppo timoroso – conclude Bagatti –. Deve scattare qualcosa per provare ad invertire la rotta. Domenica siamo stati lenti, abbiamo palleggiato male . So che questi ragazzi possono scendere in campo con piglio e autorevolezza diversi. I risultati saranno una logica conseguenza».
A cura di Giuseppe Vitolo