Idee, ambizione e “palermitanità”: così l’Athletic Palermo ha (quasi) conquistato la Serie D

Alla scoperta dell’Athletic Palermo, società palermitana a un passo dalla Serie D
C’è un squadra palermitana rosanero che è a un punto dalla promozione diretta. E no, non parliamo ovviamente di quella allenata da Alessio Dionisi in Serie B, che cerca un posto tra i playoff, ma dell’Athletic Palermo. Una società nata nel 2012 e che – dopo un campionato di “assestamento” nel 2023/24 – adesso è vicinissima alla vittoria del campionato di Eccellenza Sicilia, girone A.
L’Athletic ha infatti 6 punti di vantaggio sul Gela secondo in classifica. Basterà dunque un punto nelle ultime due giornate (contro Accademia Trapani e Partinicaudace) per ottenere una storica promozione in D. Ma di che realtà parliamo? Quello dell’Athletic Palermo è un progetto che, per diventare vincente e credibile, ha puntato su tre ingredienti fondamentali: l’ambizione, le idee e la “palermitanità”. In campo e fuori.
Nel club palermitano infatti sono presenti rilevanti figure di spicco palermitane, come per esempio il direttore sportivo Giampiero Clemente, storico ex calciatore professionista. Ma anche il resto della dirigenza, a partire dal presidente Gaetano Conte, ha Palermo nel sangue.
In campo, invece, c’è un mix di palermitani (e hinterland) più qualche calciatore straniero (sei argentini, un portoghese, un greco e un ivoriano), allenati da Filippo Raciti, tra i più esperti della categoria. Tra i nomi di spicco impossibile non citare Antonio Mazzotta e Roberto Crivello, calciatori che hanno anche presenze in Serie A e che in carriera hanno collezionato in due oltre 600 presenze tra A, B e C.
I numeri della stagione
71 punti, 22 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta (contro lo Sciacca). Questi i numeri incredibili dell’Athletic Palermo, primo in classifica nel girone A di Eccellenza Sicilia. Tra i momenti decisivi della stagione c’è sicuramente lo scontro diretto contro il Gela nel girone di ritorno. Un match in cui le due squadre erano arrivate da prima e seconda in classifica, con l’Athletic che aveva soltanto 2 punti di vantaggio. In quella partita la formazione gelese segnò subito la rete dello 0-1 a inizio gara, ma Mazzotta e compagni riuscirono a reagire e vinsero per 3-1, dando una forte spallata al torneo.
E a proposito di singoli, il club palermitano ha in rosa gente del calibro di Antonio Mazzotta e Roberto Crivello – come già detto – ma non solo: tra gli altri spiccano Piero Concialdi, Alessandro Prezzabile e Filippo Raimondi per dirne tre. Un contributo enorme è stato però dato anche dalla coppia tutta argentina formata da Jonathan Spinola e Nicolas Micoli, capocannonieri del club rispettivamente con 12 e 9 gol. Ma tra tanti palermitani e sei argentini, il capitano è un… portoghese! Parliamo di David Floro Valença, centrocampista e faro della squadra di Raciti, che con qualità, carattere e personalità guida il reparto centrale dei suoi.

Calcio a 11… ma non solo!
Idee e ambizione. Questi sono gli altri due concetti che emergono quando si parla dell’Athletic Palermo, il cui progetto non si limita soltanto al calcio a 11 maschile. La squadra siciliana infatti compete anche con due squadre di Futsal, una maschile e una femminile, oltre ad avere un ottimo settore giovanile. Il Futsal maschile è primo in classifica in Serie C1 a due giornate dal termine, mentre le donne hanno vinto la Coppa Italia regionale al primo anno, sono arrivate alle top 4 della stessa e sono in lotta per la promozione nel proprio campionato di appartenenza.
Per quanto riguarda il settore giovanile, invece, emerge la vittoria della selezione U19 nel campionato provinciale per la prima volta nella storia della società palermitana. La peculiarità è che nella rosa dell’U19 non c’è nessun ragazzo che contestualmente gioca in prima squadra come under. Qualcuno, sì, ha fatto il percorso inverso, passando dalla juniores ai convocati di Filippo Raciti. Insomma, un mix che ha portato a un progetto vincente in tutte le categorie e selezioni e che domenica potrebbe vivere una giornata storica. Manco a dirlo, nel segno del rosanero.