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Raduno Precampionato CAN D, Barbiero: “L’AIA è una scuola di vita”

Giornata intesa vissuta nel Raduno Precampionato della CAN D a Cascia. Gli arbitri del secondo e del terzo turno hanno infatti assistito alle prime disposizioni organizzative sui viaggi. Presenti anche il Presidente dell’AIA, Carlo Pacifici e il Coordinatore del Dipartimento Interregionale della LND Luigi Barbiero.

Barbiero: “La riforma del lavoro sportivo sta creando problemi”

È sempre un piacere essere qui nei vostri raduni, perché qui mi sento a casa. Il Raduno è un momento di assoluta importanza, che apre la stagione. Per noi è anche un momento di grande confronto“. Inizia così l’intervento del Coordinatore del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti Luigi Barbiero.

Il prossimo campionato di Serie D è ormai alle porte: “Le nostre società, al di là della riforma del lavoro sportivo che sta creando grandi problemi anche a noi, iniziano la stagione sotto ottimi auspici per quanto riguarda l’organizzazione dei Campionati. Attività che inizia con grande entusiasmo, con 166 squadre che hanno tutte un obiettivo da raggiungere, chi la Serie C, chi mantenere la categoria, chi far crescere i giovani. Siamo l’unico campionato che ha tutte le Regioni rappresentate, e questo è un vanto“.

Termina poi parlando dell’Associazione Italiana Arbitri: “Negli anni ho anche imparato che l’AIA è una scuola di vita, e l’ho imparato con voi. È importante che trasferiate questo anche alle società. Vi chiedo di metterci un pizzico di brio, che per me significa un sorriso, perché chi vi accoglie e vede un sorriso sarà sempre felice di incontrarvi“.

Pacifici: “Siete l’ultimo baluardo di un calcio ancora vero”

Interviene poi il Presidente dell’AIA Carlo Pacifici: “Mi sento ancora dalla parte di chi è seduto in platea come voi. Mi sento semplicemente uno dei trentatré mila associati che stanno costruendo un percorso verso il futuro. L’AIA ha messo a disposizione degli arbitri e degli assistenti della CAN D le risorse migliori possibili, e per questo siete molto fortunati. Siete l’ultimo baluardo di un calcio ancora vero, senza tecnologia, fatto di contatto visivo tra arbitro e assistente. Non abbiate timore, vivete questi momenti con gioia, siate contenti di essere qui“.

Il Presidente esorta poi i colleghi a trasmettere gli ideali dell’Associazione: “Il nostro futuro è nelle nostre mani: sta a noi capire quale strada intraprendere. Portate avanti sempre i valori di questa associazione. Portate il vostro entusiasmo nelle sezioni: siete i primi ambasciatori dell’AIA. Tenete a mente la responsabilità che avete prima di tutto nei vostri confronti e poi verso l’Associazione. Il logo dell’AIA lo avete sul petto, a sinistra, per ricordare che siamo un’associazione che prima di tutto si fonda su valori umani“.