Se le prime giornate avevano dato adito a più di un interrogativo, il convincente successo sul Bitonto ha riportato parzialmente il sereno in casa Barletta. In una settimana comunque tribolata con le dimissioni del Responsabile dell’Area Tecnica Pavarese, i biancorossi puntano ad allungare la striscia di risultati utili in casa del sempre ostico Matera. L’allenatore Ciro Ginestra, finito nel mirino dopo le prime balbettanti prestazioni, non ammette più cali di tensione e insegue il primo urrà della stagione. Intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-partita, Ginestra ha così parlato degli ultimi giorni del Barletta.
L’addio di Luigi Pavarese ha scosso il Barletta, l’allenatore Ciro Ginestra ha dichiarato: “A prescindere dall’addio del direttore, sua scelta, ora dobbiamo dare continuità alla prestazione. La squadra ha lavorato bene, con intensità. Affronteremo una squadra forte che si è nascosta bene per le qualità che ha“. Successivamente prosegue: “L’atteggiamento credo sia sempre importante. In questa categoria fa la differenza, abbinata alle qualità del calciatori. Ci possiamo tranquillamente giocare la partita, dobbiamo invertire la rotta fuori casa che finora è stata deludente“.
La prossima sfida che dovrà affrontare il Barletta è in trasferta contro il Matera, in programma il 15 ottobre alle ore 16:00. Ginestra asserisce: “Molti sono entrati benissimo in partita. Dobbiamo essere bravi a valutare il tipo di partita. Affronteremo una squadra fortissima sulle palle inattive. Stiamo bene fisicamente ma sarà una sfida complicata. Di Piazza starà fuori fino a martedì“. Sul mercato, l’allenatore biancorosso ha chiarito nettamente: “Per quanto riguarda il mercato siamo a metà ottobre. Spero di essere il più in alto possibile fino alla riapertura in modo tale da apporre delle migliorie“.
L’allenatore del Barletta, Ciro Ginestra, ha parlato del proprio modulo. Quest’ultimo ha rivelato: “Credo che la squadra debba avere un principio, deve sapere quello che deve fare sul campo in fase di possesso e in fase di non possesso. Quando giocavamo 3-5-2 era un modo di fare calcio diverso rispetto al 4-3-3, perché si gioca più in ampiezza e intensità. Dipende come si interpreta il gioco, questa squadra può lavorare su più situazioni“. Ginestra termina citando un insegnamento appreso dal suo ex allenatore Maurizio Sarri, attuale allenatore della Lazio: “Il mio allenatore, Sarri, diceva che per 70 metri la squadra deve essere organizzata negli ultimi 30 metri, poi c’è madre natura e la qualità dei giocatori. Anche loro devono mettere qualcosa per vincere le partite, altrimenti non si va da nessuna parte“