Foto Sergio Porcelli
Il vice presidente del Barletta, Francesco Divittorio, ha deciso di rassegnare le dimissioni. Un fulmine a ciel sereno quello che arriva nella cittadina pugliese dopo una stagione che ha visto il club neopromosso occupare le posizioni più alte del girone H.
Notizia improvvisa in casa Barletta con il vice presidente Francesco Divittorio che si è dimesso dall’incarico. Lo ha comunicato la stesso ormai ex dirigente dirigente biancorosso:
“Con grande dispiacere – si legge nella nota -, comunico le mie dimissioni da vicepresidente dell’Asd Barletta 1922. Alla base della mia decisione c’è una diversa visione della gestione societaria rispetto a quella di Mario Dimiccoli con il quale ho avuto diverse divergenze nell arco della stagione.
Oggi, per il bene del Barletta, tutto è stato risolto, con Mario conservo un buon rapporto, ma devo interrompere il mio percorso in società. Ringrazio in primis i tifosi, lo staff, i calciatori, il mister, il direttore sportivo e il direttore generale per i 3 splendidi anni che hanno portato il Barletta a raggiungere risultati sino ad allora impensabili. Non posso non ricordare anche i soci Cristallo, Zingrillo, Palladino, Lattanzio con i quali insieme a Mario ho condiviso 2 anni di eccellenza indimenticabili.
Conservo un buon rapporto con ogni singolo protagonista di questa fantastica storia, che mi ha portato con Mario a disputare un grande campionato di serie D, ma è ora di voltare pagina. Grazie a tutti e forza Barletta!”
Partito con l’obiettivo di un campionato tranquillo, il Barletta si è sin da subito ritrovato nelle prime posizioni della classifica. Terminata la stagione al quarto posto in classifica ad un solo punto dal Nardò, squadra che ha poi vinto i play-off.
Solidità e difesa i punti di forza della squadra pugliese con solo 29 reti subite. Pochi i gol realizzati, solo 41, a dimostrazione di quanti punti la squadra di Francesco Farina abbia portato a casa con il “minimo sforzo”. Nicola Loiodice è il miglior marcatore con 10 gol, seguono Di Piazza, Lattanzio e Scaringella rispettivamente a quota 8, 7 e 6.