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Favarin sul Barletta: “Troppa gente che parla, non volevo continuare a perder tempo…”

Le forti dichiarazioni dell’allenatore ex Livorno ai microfoni di Telesveva

In casa Barletta i colpi di scena non finiscono mai. Quando la trattativa con Giancarlo Favarin sulla panchina del club pugliese andava avanti, ecco che arriva la notizia del congelamento dell’affare tra l’allenatore e la società.

L’allenatore pisano, con esperienze di rilievo sulle panchine di Andria, Lucca, Follonica, Pisa e Matera tra le tante, reduce dall’avventura professionale terminata a gennaio 2024 con il Livorno, era uno dei papabili a sostituire Salvatore Ciullo sulla panchina biancorossa. 

Favarin aveva già espresso gradimento per il progetto della società pugliese e nelle giornate precedenti c’è stato anche un incontro con il presidente Marco Arturo Romano e il suo staff. La trattativa sembrava già essere in fase avanzata, con l’allenatore che si era preso qualche giorno per capire le possibilità di ripescaggio in Serie D del Barletta. Oggi, la notizia dell’intesa tra le parti sfumata.

A raccontare la situazione è stato proprio Giancarlo Favarin, che durante un’intervista ai microfoni dell’emittente televisiva pugliese Telesveva, si è lasciato andare ad un lungo sfogo. Di seguito, riportiamo le sue dichiarazioni.

Barletta Favarin

Favarin: “Un po’ di cose non sono andate come pensavo. Hanno bisogno di un allenatore con altre caratteristiche rispetto alla mia”

L’allenatore ex amaranto, invitato in via telefonica dall’emittente pugliese Telesveva, si è lasciato andare a delle forti dichiarazioni riguardo la situazione con il club del patron Marco Arturo Romano. Ecco quanto dichiarato: “Ieri sono sceso in Puglia e ho avuto un incontro con il Barletta dopo aver parlato a Roma con la nuova proprietà e sembrava che fosse un po’ tutto quanto indirizzato nel migliori dei modi per aprire un’annata importante in una piazza come Barletta. Avevo anche deciso eventualmente di poter prendere questa squadra anche in Eccellenza, quindi c’era tutta la mia buona volontà per venire ad allenare qui.

Continua poi: “Poi ieri purtroppo ho avuto un incontro con la nuova proprietà Barletta e i dirigenti e sinceramente un po’ di cose non sono andate come si pensava e tutto fa presagire che probabilmente hanno bisogno di un allenatore con altre caratteristiche rispetto alla mia. Sinceramente a sentirmi dire se fossi disposto a firmare le dimissioni prima di firmare il contratto economico, mi è venuto quasi da sorridere. Questa è già una cosa che che non va bene“.

Barletta Favarin

Favarin: “Non mi sembrava il caso di continuare a perdere tempo con gente che non ha a cuore il Barletta”

Giancarlo Favarin, poi, senza peli sulla lingua ribadisce come molti atteggiamenti da parte di alcuni membri dello staff dirigenziale della società pugliese non gli siano piaciuti. Di conseguenza, questo ha portato a raffreddare la trattativa. Ecco le sue parole: “Abbiamo dovuto rivedere alcuni accordi che erano stati presi precedentemente, però nonostante tutto questo potevo anche decidere di rimanere. Ma l’atteggiamento di qualcuno di loro, specialmente di quelli della società che era già qua a Barletta non mi è piaciuto. Troppa gente che parla, troppa gente che vuole mettere lo zampino dentro tante situazioni. Sinceramente con questa cosa qui non sono abituato a lavorarci. Infilarmi già dentro a queste difficoltà ancora prima di partire non mi andava bene“.

L’allenatore pisano conclude poi l’intervista con una nota amara: “Non mi è sembrato più il caso di venire a Barletta. Questo perché quando poi le cose non vanno bene il primo a pagare è il sottoscritto. Quindi prima di passare una situazione del genere è meglio che vadano avanti loro. Come dicevo prima, probabilmente hanno bisogno di un allenatore un pochino diverso dal sottoscritto. Io avevo parlato con Marco Arturo Romano innanzitutto, che ringrazio per la possibilità che mi stava dando. Sembrava tutto quanto indirizzato nel migliore dei modi. Poi dopo molti contrattempi che non sto qua ad elencare perché altrimenti dovremmo fare un’intervista di un’ora ho deciso di lasciar perdere. Non mi sembrava il caso di continuare a perdere tempo con gente che non ha voglia e non ha a cuore il Barletta“.