Dimiccoli: “Noi disponibili a metterci da parte ma il Barletta è una cosa seria”
A poche ore dall’eliminazione playoff contro il Nardò, torna a parlare il presidente del Barletta Mario Dimiccoli. Intervenuto alla trasmissione 76121-Barletta Calcio ha parlato del presente e del futuro del club pugliese. Analizzando l’andamento della prima stagione in Serie D, dopo la promozione dello scorso anno, e proiettandosi già alle prossime stagioni, in cui il Barletta sogna il ritorno al professionismo.
“È stata una stagione intensa- esordisce il numero uno biancorosso. I risultati per me sono stati soddisfacenti ma è ovvio che si può sempre fare meglio. Gli sbagli fanno parte della vita. Io sono il primo ad aver commesso errori seppur sempre in buona fede e pensando al bene del club. Ho ragionato forse troppo spesso d’istinto e avrei dovuto ragionare di più sulle cose. Sicuramente ci è mancata esperienza che in un girone complicato come l’H è fondamentale. Nei momenti importanti, quando sono iniziati a mancare i risultati c’è mancata anche un po’ di unione. Questa cosa ci ha insegnato tanto e il prossimo anno, se saremo ancora alla guida della società, non faremo gli stessi errori“.
Dimiccoli: “Il Barletta in questo momento è una società che vale zero”
E’ però soprattutto il futuro a tenere banco in casa biancorossa. A proposito delle tante indiscrezioni e i tanti rumors di trattative in corso per cambi in società, il presidente del Barletta Dimiccoli è intervenuto con tono deciso e quasi arrabbiato sulla questione. “Non ci è pervenuta nessuna richiesta di acquisizione della società, nessuna persona che si sia affacciata. Le chiacchiere se le porta il vento. Noi siamo disponibilissimi, e posso dire che noi siamo “il certo”, mentre chi arriverà per ora è “l’incerto”. Adesso è facile parlare, ma possiamo garantire che non c’è stato nessun contatto, anche se noi rimaniamo disponibilissimi anche a metterci da parte se arrivano offerte concrete, non chiacchiere da bar. Chi si vuole avvicinare alla Serie D, che è un semi-professionismo, deve venire per fare il calcio, non solo per fare divertimento e dare lustro a se stesso. Il Barletta è una cosa seria, almeno per quanto mi riguarda“.
A seguito delle insistenti domande sul valore della società biancorossa il presidente Mario Dimiccoli ha poi risposto in tono perentorio: “Il Barletta in questo momento è una società che vale zero. Chi deve entrare al nostro posto, e noi lo accogliamo a braccia aperte, deve portarci tutto il cuore, deve essere tifoso del Barletta come lo siamo noi. Io ho fatto tanti sbagli, ma li ho fatti sempre in buona fede. Se qualcuno pensa che noi vogliamo lucrare sul club si sbaglia“. A confermare quanto detto dal patron è intervenuto anche Francesco Divittorio, vicepresidente biancorosso, che ha parlato così: “Noi non chiederemmo neanche un euro per l’acquisizione della società, però vogliamo la garanzia che quanto costruito in quest’anno non venga dissoluto. Non accettiamo che qualcuno venga per speculare sul Barletta e ripeto, per cedere la società o ricevere nuovi ingressi per noi la cifra è zero“.
Il Barletta della prossima stagione
Sempre Divittorio ha poi preso la parola e, interrogato sulla composizione dello staff tecnico per la stagione 2023/2024, ha dichiarato: “Per il momento non stiamo parlando con nessuno perchè la situazione è in stand-by. Se noi oggi parliamo con qualcuno e poi domani la società cambia è un problema“. “Non possiamo prendere impegni però possiamo garantire che il Barletta è ambito da tutti. – ha continuato Dimiccoli – Possiamo garantire che tutti gli addetti al lavoro verrebbero a piedi pur di rimanere. Avrò ricevuto una decina di chiamate di persone che lavorano in questo mondo. Ed è anche grazie a loro se il Barletta è ambito.
Se dovessimo rimanere il club comunque andrà avanti e anzi, sicuramente non morirà nelle nostre mani. Noi non siamo né arabi, né sceicchi, né veniamo dal Golfo Persico, però chiaramente ci abbiamo messo sempre tanto amore in questa squadra. Le cose le abbiamo fatte discretamente, solo che qui si dimentica molto facilmente quello che viene fatto. Non c’è mai riconoscenza in questo, ma non fa niente. Soprattutto ripeto nuovamente, il Barletta non è ostaggio di Mario Dimiccoli, e allo stesso tempo neanche io devo esserne ostaggio“.
Barletta, Divittorio: “Se dovessimo rimanere proveremo a fare qualcosa di più”
In seguito, interrogati sul futuro imminente del club, presidente e vice hanno risposto in maniera chiara e decisa: “Il Casarano quest’anno doveva vincere il campionato ed è arrivato sotto di noi. La Cavese doveva vincere il campionato e non l’ha vinto, forse vincerà i playoff. Quello che è certo è che se dovessimo rimanere proveremo a fare qualcosa di più. Tutti possono dire che l’obiettivo è trionfare, ma poi non è sicuro che si vinca. È normale che noi tenteremo il possibile, ma non c’è la matematica certezza che spendendo di più si vince. Un nostro vanto per quest’anno è di aver speso bene, visto che eravamo il settimo/ottavo budget del girone. Non è importante quanti soldi di spendono ma come, e noi quest’anno li abbiamo spesi come si deve“.
L’ultimo tema trattato è poi stato quello dello stadio “Puttilli“. “Abbiamo incontrato il sindaco come società e ci è stato confermato che c’è la disponibilità ad allargare la capienza ad oltre 5000 posti. Si sta lavorando per i vari problemi e siamo fiduciosi. Lo stadio rimane comunque un problema perchè c’è tanto entusiasmo intorno al Barletta e quindi tanta gente vuole venire al campo, e rischiamo di avere nuovamente gli stessi problemi, con tanta gente costretta a rimanere fuori. Noi possiamo risolvere i problemi della squadra e del mister, ma purtroppo questo non è un problema che ci compete. Aspettiamo fiduciosi che l’anno prossimo si possa risolvere, altrimenti la situazione sarà la stessa di quest’anno e dopo un po’ i biglietti andranno in sold out”. A conclusione, il presidente Dimiccoli ha dichiarato in maniera definitiva: “La problematica stadio, che il Barletta sia in Serie D o in Lega Pro, deve essere risolta“.