Tifoseria contro Schelotto, interviene l’agente: “Fischi? È come darsi la zappa sui piedi…”

Nonostante una classifica ancora embrionale, non si placano le nubi attorno al Barletta. Dopo il pari subito a tempo pressoché scaduto nel match interno contro la Palmese, il tifo biancorosso ha manifestato tutto il suo malcontento con assordanti fischi al triplice fischio. Al pubblico non è andato giù il terzo pareggio consecutivo ma soprattutto un gioco che stenta a decollare e una verve realizzativa da ultime della classe. A finire sul banco degli imputati sono finiti la dirigenza, l’allenatore Ciro Ginestra e soprattutto il capitano Ezequiel Schelotto. L’argentino, autentico colpo ad effetto del mercato estivo, è stato bersagliato per tutto l’incontro con cori di disapprovazione. Neanche il momentaneo gol del vantaggio – segnato su rigore proprio dal ‘Galgo‘ – ha invertito la tendenza.

In suo soccorso è arrivato l’agente Vittorio Schettino che, ai microfoni di Barletta News, si è schierato dalla parte del suo assistito: “Dobbiamo incitarlo, non fischiarlo. Mi sento responsabile di averlo portato a Barletta, so quanto possono dare i barlettani”.

Barletta, le parole dell’agente in difesa di Ezequiel Schelotto

La speranza è quella di limitare le polemiche, inasprite dal pareggio subito al 94′ contro la Palmese che ha fatto spumare l’aggancio al terzo posto. Non sono giornate tranquille per il Barletta, anzi, con la squadra finita nel mirino dei tifosi per i deludenti risultati dell’ultimo periodo. Sotto la lente d’ingrandimento c’è soprattutto Ezequiel Schelotto, capitano del Barletta nonché capocannoniere con 3 gol.

Nella sfida ai campani dalle tribune sono piovuti fischi e aspre critiche nei confronti dell’argentino, visto come principale capro espiatorio tra i calciatori in campo. In soccorso del n.7 è arrivato Vittorio Schettino, agente e persona molto vicina all’ex Inter e Cesena. Intervistato da Barletta News, ha voluto dire la sua sull’argomento: “Ezequiel merita fiducia, ha un animo nobile. È una follia non comprenderlo. Mercoledì ho sentito fischiare dopo il rigore e alla sua sostituzione. Bisogna essere uniti, non vedo squadre fantastiche. Mi sento responsabile di averlo portato a Barletta, so quanto possono dare i barlettani. Fischiarlo è come darsi la zappa sui piedi, la squadra va sempre incitata.

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Redazione