Dal sogno di tornare in C al rischio playout: il 2023 del Barletta
Il calcio regala sempre storie e annate particolari e il 2023 del Barletta è stato di sicuro impegnativo e pieno di colpi di scena. Da neopromossa con il sogno di tornare in Serie C dopo quasi 10 anni al rischio di dover giocare per la salvezza nella stagione corrente.
I biancorossi si sono prima vestiti a festa nella prima parte dell’anno per poi vivere quello che sembra essere finora un incubo senza fine. Da Farina e Daleno a Pitino e Bitetto passando per Ginestra e Pavarese, il club pugliese ha vissuto una vera e proprio rivoluzione, con l’obiettivo di puntare al vertice che è diventato solo un dolce ricordo.
Riviviamo insieme quello che è stato il 2023 del Barletta, tra gioie e dolori e sogni prima accarezzati e poi visti allontanarsi sempre di più.
Barletta, gennaio di rimpianti e quel tiro fuori di Petta contro la Cavese…
La vittoria contro il Gladiator nel segno del nuovo arrivato Di Piazza e il pareggio con tanti rimorsi a Molfetta portano il Barletta a giocarsi il primato contro la Cavese nella prima settimana del 2023. Dopo un calciomercato che ha visto i biancorossi protagonisti, arriva l’attesa sfida contro i campani al Puttilli. Davanti a oltre 6000 spettatori, i ragazzi di Farina vanno in vantaggio con Di Piazza salvo poi farsi recuperare da un gol di Cuomo. Al 93′ arriva la fotografia della stagione barlettana con la respinta a porta libera di Petta che termina incredibilmente fuori.
Gioia ridata dal capitano Massimo Pollidori nel 2-1 contro il Bitonto in 9 contro 10 che ha ridato linfa ad un ambiente infuocato. La rovesciata del difensore e l’esplosione del Puttilli in una partita disputata straordinariamente il sabato sera ha fatto il giro del web.
La confusione dopo Martina e la debacle nel derby contro il Brindisi
Quando tutto sembrava presagire a un cambio di passo, arriva il pareggio esterno a Martina Franca che rischia di far saltare il banco. Club in silenzio stampa dopo un 1-1 su un campo difficile e a soli quattro punti di distacco dalla capolista. Una confusione che ha poi pregiudicato il cammino dei biancorossi a marzo, nel match infrasettimanale contro il Brindisi.
Il momento magico dei biancazzurri di Danucci, unito alla poca concretezza dei biancorossi, ha spento le speranze di tornare tra i professionisti dei rivali con un secco 1-4 in un Puttilli ammutolito. Da qui la consapevolezza di dover disputare i playoff per continuare a coltivare un sogno: il ripescaggio.
Gli oltre 1000 barlettani a Nardò che chiedono chiarezza sul futuro
Non sono bastate le vittorie contro Lavello, Altamura e Nardò per portare il Barletta in una posizione diversa dal quarto posto nella griglia playoff. La semifinale ha visto i ragazzi di Farina affrontare nuovamente i salentini di Nicola Ragno in trasferta con un unico risultato possibile: la vittoria.
Dambros e Gjonaj hanno spento sul nascere le ambizioni degli oltre 1000 barlettani che avevano riempito il settore ospiti dello stadio di Nardò, distante 250 chilometri dalla Città della Disfida. Tifosi che poi hanno chiesto chiarezza sul futuro societario del club con uno striscione che apre ufficialmente la spaccatura con la dirigenza in un 2023 indigesto per i colori biancorossi.
L’arrivo di Ginestra, Schelotto e il boom di abbonamenti
Dopo il mancato passaggio di proprietà, il Barletta inizia la stagione 2023-2024 nel segno di un nuovo progetto tecnico guidato dal DS Luigi Pavarese e dall’allenatore Ciro Ginestra. Una delle prime figure arrivate all’ombra di Eraclio c’è incredibilmente Ezequiel Schelotto. L’ex Inter, Atalanta e Catania atterra a Bari e viene presentato in pompa magna tra lo stupore e curiosità di un’intera città.
Il popolo biancorosso risponde presente con oltre 3000 abbonamenti, a dimostrazione del grande entusiasmo e attaccamento ai colori del capoluogo della sesta provincia pugliese. Numeri decisamente alti per una squadra di Serie D. I risultati negativi della squadra però spengono subito l’ambiente che capisce il fallimento del progetto tecnico sin da subito dopo la dimissioni del DS Pavarese.
Il Barletta chiude il 2023 con l’esonero di Ginestra e l’arrivo di Bitetto-Pitino
La sconfitta pesante casalinga del Barletta contro il Martina apre a nuovi scenari da incubo con Ciro Ginestra che rassegna le dimissioni. Da qui una serie di eventi negativi che hanno portato la squadra a solo un punto di vantaggio dalla zona playout dopo la sconfitta contro l’Angri in casa con la contestazione della tifoseria.
Nel mezzo l’arrivo del duo Bitetto-Pitino che avrà il compito di risollevare le sorti di una squadra che aveva iniziato con l’obiettivo di vertice e ora deve guardarsi le spalle per non rischiare di retrocedere in Eccellenza.
Un 2023 agrodolce quello di un ambiente che vive costantemente sulle montagne russe e che vuole fortemente tornare nel professionismo.