Barletta, Vicedomini: “Gol di Nocera tra i migliori della mia carriera. Lecce? Grande nostalgia”

“Sono sempre tra i migliori nei test fisici a 38 anni”, esordisce così Carlo Vicedomini, centrocampista e faro del Barletta in questa stagione di Serie D. Il classe 1985 è uno dei protagonisti dell’incredibile stagione dei biancorossi nel Girone H. Secondi a -2 dalla Cavese, i ragazzi di Francesco Farina sono sempre più l’antagonista dei campani per la promozione in Serie C.

Il gol da fuori area in quel di Nocera nella vittoria del Barletta è solo una delle perle che regala ogni anno l’ex Lecce. Testa, gambe e soprattutto amore per il calcio i valori di un giocatore che, all’inizio, ha avuto modo di misurarsi con grandi campioni battendoli sul campo.

Per Seried24.com, Carlo Vicedomini ha raccontato la sua vita da calciatore e il suo amore per questo sport, a cui sarà legato a vita.

Barletta, Vicedomini: “Il gol di Nocera tra i più belli della mia carriera”

Carlo Vicedomini è stato di sicuro tra i protagonisti di questa settimana appena trascorsa in Serie D. Con il suo gol da fuori area, ha permesso al suo Barletta di battere la Nocerina 0-1 e rimanere a due lunghezze dalla capolista Cavese. La sua soddisfazione per la rete segnata è stata grande: “Di sicuro questo lo annovero tra i gol più belli della mia carriera. Sapevo di avere le doti per provare un certo tipo di tiro e non ci ho pensato due volte”.

Foto: Eduardo Fiumara

Un gol che rilancia ancora di più le ambizioni dei biancorossi: “Fin dalla rifinitura sapevamo che questa sfida sarebbe stata un crocevia importante della nostra stagione. Volevamo la vittoria, anche a costo di segnare con le mani. Il ‘San Francesco’ è uno stadio indigesto a tanti ma siamo riusciti a portare a casa i tre punti”.

“Il segreto di questo gruppo? Lo spogliatoio. Puoi costruire tutti gli squadroni che vuoi ma se la squadra non ha valori non raggiungi risultati. Siamo sulla strada giusta per continuare a sognare, dobbiamo cercare di essere equilibrati come stiamo facendo da inizio stagione. Ecco, sicuramente l’equilibrio è un punto di forza del nostro gruppo”.

“Sono sempre tra i migliori nei test. Io esempio per i giovani”

Nonostante i quasi 38 anni, che compirà ad ottobre, Carlo Vicedomini è sempre attento al suo fisico: “In allenamento spingo sempre al massimo per non cercare di perdere il ritmo vista l’età. Mi sento ancora un ragazzino e mi preparo fisicamente prima di iniziare il ritiro estivo. Nei test fisici sono sempre tra i migliori, ho grande rispetto per questo lavoro. Il calcio è stato sempre il mio primo amore, ora ci sono mia moglie e i bambini. Quando mi accorgerò di non avere più stimoli e la testa per giocare smetterò”.

Foto: Sergio Porcelli

Sull’esempio per i giovani il classe 1985 spiega: “Si, in un certo senso è così. I ragazzi mi vedono come un punto di riferimento. Dimostro loro con il sudore e la fatica come si deve approcciare a questo sport. Sarei potuto scendere in Eccellenza dopo aver tutto qui ma sono legato a Barletta e ho deciso di restare anche guadagnando di meno. E’ questo che i ragazzi devono capire: i soldi non sono tutto nel calcio.

Vicedomini e il suo legame con il Lecce

Due Scudetti vinti e una Coppa Italia: Carlo Vicedomini con il suo Lecce Primavera ha vinto praticamente tutto. Tanti i giocatori con il quale ha avuto modo di confrontarsi da ragazzo: Ho giocato contro Inter, Milan, Juventus e ho affrontato Marchisio, Criscito, Masiello e tanti altri. Il livello era davvero alto in quegli anni ma quel Lecce era davvero forte. Ho dei ricordi indelebili di quell’esperienza, quando torno indietro con la mente mi sale un po’ di nostalgia”.

Foto: US Lecce

“Ho iniziato a giocare per la maglia giallorossa a 9 anni, ce l’ho cucita sul petto. – conclude VicedominiQuando militi per la squadra della tua città ti emozioni di più e provi più senso di appartenenza. Io sono di Surbo, sono praticamente attaccato a Lecce. Sto collaborando ad un bel progetto che valorizzi i ragazzi del posto. Nel mio futuro mi vedo ancora in questo sport ad insegnare ai ragazzi i valori e la tecnica”.

A cura di Gennaro Dimonte

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