Esonero lampo di Bentivoglio al Piacenza, il legale: “Scelta per ragioni di altra natura”
L’Avvocato Gianmaria Daminato spiega le questione Bentivoglio-Piacenza
Simone Bentivoglio è stato solo per qualche ora l’allenatore del Piacenza. L’ex centrocampista del Chievo in Serie A aveva diretto un solo allenamento prima di ricevere la comunicazione della società in pochissimo tempo. Al suo posto è poi tornato Stefano Rossini.
Una scelta incredibile quella di un club che era stato fortemente criticato dalla tifoseria dopo la scelta di far sedere in panchina Bentivoglio. Con una lettera, il suo legale, l’Avvocato Gianmaria Daminato, ha spiegato tutto quello che è accaduto in queste ore.
Bentivoglio-Piacenza, la lettera del suo legale
Ecco la lettera del legale di Simone Bentivoglio in cui viene spiegata la versione dei fatti:
“La decisione assunta da parte della dirigenza del Piacenza Calcio va rispettata. Tuttavia è particolarmente spiacevole per il mio assistito ricevere una comunicazione di esonero per ragioni che nulla hanno a che fare con aspetti di natura tecnica. La tifoseria ha espresso il proprio disappunto rispetto alla scelta di affidare la guida della squadra a mister Bentivoglio ed in ragione di ciò la società è tornata sui propri passi a sole otto ore di distanza. Non è intenzione del mio assistito creare ulteriori polemiche o alzare i toni di una vicenda che lo sta danneggiando professionalmente ed umanamente.
Abbiamo appreso che le ragioni in base alle quali la tifoseria avrebbe manifestato la propria avversione rispetto all’ incarico conferito a Simone Bentivoglio sarebbe relativa a fatti avvenuti nella stagione 2010-2011. Parliamo di una vicenda di 15 anni fa per la quale Simone Bentivoglio non ha ricevuto alcuna contestazione in ordine alla commissione di condotte finalizzate alla alterazione del risultato di gare sportive. Il mio assistito all’epoca venne tirato in ballo da dichiarazioni rese dall’ex Calciatore Carlo Gervasoni, il quale peraltro coinvolse altri calciatori dell’epoca. L’indagine dimostrò la totale estraneità ai fatti di Simone Bentivoglio il quale non fu sottoposto ad alcun procedimento penale.
Anche In ambito di giustizia sportiva venne chiarito che Bentivoglio non aveva scommesso su partite ne’ tantomeno alterato il risultato delle stesse. All’epoca dei fatti a Simone Bentivoglio venne contestata una mera omessa denuncia per la quale venne concordata una sanzione. La sanzione è stata scontata, Bentivoglio ha continuato la sua carriera sia come giocatore che successivamente come allenatore, conseguentemente è del tutto evidente che essere esonerato per questioni di tale natura, oltre a rammaricarci, costituisce un danno ingiusto al percorso professionale del mio assistito. Avvocato Gianmaria Daminato”.