Il mondo del calcio italiano, e non solo, piange la morte di Silvio Berlusconi. Oltre che essere stato un uomo di politica, infatti, “il Cavaliere” è uno dei presidenti più vincenti della storia di questo sport. L’ex Premier e presidente del Monza – reduce da un grande campionato da neopromossa – ha scritto la storia del calcio italiano, alla guida del Milan.
Otto scudetti, cinque Champions League, una coppa Italia, sei supercoppe italiane, due coppe intercontinentali, una coppa del mondo per club. Nessuno come lui nel Belpaese. Adesso in tanti, anche in Serie D, si uniscono al dolore che ha colpito la famiglia con un messaggio di cordoglio.
Diversi i messaggi dal mondo dei social, e dalla Serie D, che in poche ore sono stati pubblicati dopo la morte di Silvio Berlusconi. Tra questi anche quello di Jefferson, attaccante del Catania, che ha avuto modo di conoscere l’ex Premier in occasione della sua avventura al Monza. “E’ stato un onore conoscerlo presidente, riposi in pace”, ha scritto il brasiliano. A Jefferson si aggiunge anche Totò Di Natale, ex attaccante dell’Udinese e attuale vicepresidente dell’Orvietana. “Ciao Silvio, grazie di tutto“. Anche il capitano del Catania, Francesco Lodi, ha voluto salutare l’ex presidente del Milan. Con un post sui suoi profili ufficiali, anche l’ex centrocampista rossonero Rodney Strasser, oggi alla Polisportiva FAVL Cimini in Eccellenza laziale, ha lasciato un messaggio. “Grazie di tutto Presidente. Impossibile dimenticare ciò che ha fatto per il Milan, ma anche per il calcio italiano e mondiale. Nessuno sarà mai come te“.
Esprime il suo cordoglio anche Emanuele Filiberto, presidente del Savoia. “Con profondo dolore apprendo della scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. A nome di mia moglie Marina, di mio figlio Emanuele Filiberto, di mia nuora Clotilde e delle mie nipoti Vittoria e Luisa, porgo le mie più sincere condoglianze alla famiglia. Ricordo l’uomo che ha fatto la storia d’Italia degli ultimi trent’anni, ricordo il grande imprenditore innovatore, lo statista e il politico che ha reso possibile la fine dell’esilio di mio figlio e mio nel 2002“.
Infine, conclude: “Ha portato forti cambiamenti, ha saputo osare e ha allargato la democrazia del nostro Paese, ha avuto una grande personalità e una statura interna ed internazionale che non si potranno dimenticare. Ha dedicato la sua vita al servizio della nazione e di questo gliene dobbiamo rendere merito. Esprimo il cordoglio mio e della mia Famiglia per un uomo che oggi merita grande rispetto“.