Bitonto, aggressione al pullman della squadra: la denuncia del club
Dopo la sconfitta in trasferta per 3 a 0 contro il Rotonda, i giocatori del Bitonto sono rientrati subito nelle Marche. L’accoglienza dei tifosi però non è stata delle migliori, i sostenitori della squadra hanno infatti preso d’assalto il pullman neroverde, non soddisfatti dei recenti risultati del club. Il Bitonto si trova infatti penultimo del girone H di Serie D guidato dall’Altamura ormai lanciata verso la promozione tra i pro. I neroverdi, invece, si trovano ora in zona retrocessione diretta proprio a causa della sconfitta subita in casa del Rotonda.
Il comunicato ufficiale del club
Il comunicato del Bitonto riguardo l’aggressione dopo la partita: “L’US Bitonto Calcio condanna fortemente la vile aggressione subìta ieri sera al rientro da Rotonda. Alcuni facinorosi, incappucciati, hanno preso d’assalto il pullman della squadra, provocando paura e terrore nei tesserati neroverdi.”
A commentare è stato anche il presidente neroverde Orlino: “Questo è un atto che impone in tutti profonde riflessioni“
Agressione Bitonto, la ricostruzione dei fatti
Secondo quanto riportato da Ansa l’aggressione avvenuta ai danni del pullman è stata causata da un gruppo di almeno dieci individui con il volto travisato. Gli aggressori sono riusciti a salire sul pullman della squadra prendendo a schiaffi e strattonando diversi giocatori per poi fuggire. Si pensa che questa aggressione possa essere anche un gesto estremo di tifoserie organizzate che nella mattinata di Sabato avevano posizionato uno striscione contenente insulti presso lo stadio “Rossiello“.
Dopo il gesto dei tifosi l’US Bitonto ha sporto denuncia nei confronti degli aggressori. Le parole del sindato Francesco Paolo Ricci: “La notizia della presunta aggressione ai danni di alcuni calciatori dell’U.S BITONTO avvenuta ieri, a margine della sconfitta esterna contro il Rotonda, ci lascia tutti senza parole. Non è ammissibile che si continui ad utilizzare la violenza nello sport. Condanniamo fermamente questo gesto, certi che le autorita’ competenti potranno presto chiarirne le dinamiche.”