Una vittoria fondamentale, che porta il Bitonto di Potenza a soli due punti dal Francavilla secondo in classifica. I neroverdi hanno sconfitto la Mariglianese per 2-1, ritrovando tre punti in casa che mancavano da febbraio. Nel post gara ha parlato l’allenatore Alessandro Potenza, soddisfatto della prova dei suoi. “Siamo molto contenti, più che altro perché i ragazzi nelle ultime due settimane hanno svoltato. L’approccio alla partita è stato quello giusto, il primo tempo è stato di alto livello, potevamo segnare anche di più” – ha dichiarato l’allenatore neroverde – Da questo momento in poi deve esserci continuità, speriamo che questo risultato aiuti tutto il gruppo”. Potenza ha poi parlato anche dei play-off, sicuri dopo la vittoria odierna. “A me non interessa ‘come arriviamo’ in termini di posizione in classifica, ma parlavo dello stato di forma mentale. Importante esserci arrivati, ora dobbiamo limare ancora di più i dettagli”.
Potenza ha poi parlato della chiave tattica della sfida: “Sapevamo che potevamo mettere in difficoltà la Mariglianese sugli esterni. Allena la linea di difesa un po’ alla Sarri e abbiamo lavorato su quello. I primi 20 minuti lo abbiamo fatto benissimo, poi un po’ meno. Vorrei che la squadra non vada in difficoltà se l’avversario cambia modulo, bisogna sempre smarcarsi e stop. E anche nel secondo tempo l’andamento è stato simile”.
Potenza ha poi parlato anche di un possibile sblocco a livello mentale della squadra, reduce comunque da buone prestazioni, ma in cui ha ottenuto poco. “Voglio credere che la situazione sia cambiata. La situazione del rigore ha dell’incredibile, ma dopo 30 secondi prende l’espulsione il giocatore della Mariglianese, voglio ricordare quello come l’episodio che cambia la stagione. Tranne Casertana e Lavello abbiamo sempre fatto ottime prestazioni, ma abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Le vittorie portano positività e ti fanno stare più sereno”.
Potenza ha poi parlato anche del momento in cui il Bitonto potrebbe aver perso il campionato, vinto poi dal Cerignola promosso in Serie C. “Io penso sia stata la partita contro il Gravina. In quel momento eravamo ancora a otto punti con dieci partite da giocare. Quella partita ci ha tagliato le gambe, siamo stati un mese a risollevare i ragazzi. Nelle partite successive nessuno prendeva più l’iniziativa, non ci smarcavamo, avevamo il cosiddetto ‘braccino’ e abbiamo raccolto pochissimi punti”.