“Non ho paura di dirlo: Boloca sta avendo una crescita esponenziale. Tre anni fa giocava in Serie D, ora è condonabile in Nazionale“. Sono state queste le parole di Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo e quindi anche proprio di Daniel Boloca.
Centrocampista completo, classe 1998, l’italo-rumeno nato a Chieri, vicino Torino, non ha solo il futuro ma anche il presente dalla sua parte. Nell’arco di questi ultimi tre anni, appunto, si è costruito un’importantissima chance per arrivare a giocare quest’anno la sua prima stagione in Serie A. Lo farà al fianco di chi, come lui ma nel ruolo di allenatore, ha fatto lo stesso percorso, appunto Alessio Dionisi, al suo terzo anno sulla panchina neroverde.
Daniel è cresciuto nel vivaio della Juventus, anche vicino al fratello Gabriele (classe 2001) oggi di casa proprio in Serie D all’Albenga. Compiuti i 19 anni, girò per la Serie D dopo una parentesi trascorsa in Slovacchia Repubblica Ceca: Romanese, Pro Sesto, Francavilla e Fossano a suo tempo. Dopo quest’ultima avventura, riuscì a guadagnarsi le attenzioni dei club professionistici.
Nicola Mingazzini, braccio destro di Guido Angelozzi, all’epoca direttore sportivo dello Spezia, segnalò il giovane calciatore, che arrivò a un passo dalla firma per il club ligure. Anzi, Boloca firmò un precontratto, ma con l’arrivo del Covid-19 e contestualmente anche della primissima promozione in Serie A nella storia del club, non si fece più nulla. Angelozzi, però, trasferitosi a Frosinone, non perse di vista Boloca. Ed ecco come arrivarono ad accaparrarselo i giallazzurri, che hanno investito fiducia nel potenziale del ragazzo e gliel’hanno lasciato esprimere da subito, in Serie B.
Quindi il suo fu un doppio salto di categoria, eseguito da manuale. Nel primo anno le prime 13 presenze da professionista, gli hanno permesso di guadagnarsi la fiducia di club e allenatori per tentare di riconquistare la Serie A: obiettivo raggiunto la scorsa primavera, dopo altri due anni di Serie B. Nel frattempo, altre 69 presenze collezionate, da aggiungere a quelle precedenti 13 per un totale di 82.
Così Daniel Boloca si è guadagnato le attenzioni del Sassuolo, club che storicamente ha un occhio di riguardo per i giovani più interessanti del panorama calcistico italiano. In lui i neroverdi vedono il sostituto perfetto di Davide Frattesi, andato via per sposare la causa dell’Inter la scorsa estate. Ora una grande responsabilità da ottemperare, aiutato però da Alessio Dionisi, colui che per Boloca può rappresentare davvero il maestro ideale.
A cura di Lorenzo Gentile