Le parole d’ordine sono ambizione e volontà. La scena è quella del campionato d’Italia. Il protagonista, invece, è il direttore sportivo del Bra Antonio Montanaro. “Sono fiero di essere in una piazza così importante. Guardo sempre avanti, voglio arrivare tra i professionisti“. Classe ’85, brindisino doc, il ds giallorosso ha parlato ai nostri microfoni raccontando l’ultima stagione a Chieri, passando poi per l’estate che lo ha visto al centro delle voci di mercato, fino all’inizio della nuova avventura con il Bra.
Alla prima stagione da direttore sportivo in Serie D, Antonio Montanaro non solo ha risposto presente, ma ha saputo dimostrare fin da subito grande determinazione e voglia di migliorarsi. Il Chieri, infatti, ha vinto la categoria “Giovani D valore”, registrando il punteggio più alto non solo nel girone A, bensì in tutta la categoria. “Un anno di sicuro positivo, siamo stati la squadra che ha fatto giocare più giovani in Italia. È stata una stagione impegnativa, ci siamo salvati e soprattutto abbiamo valorizzato i giovani, basta vedere Virano che è andato all’Alessandria e Ciccone in Serie A a Cipro“.
Come anticipato, questa era la prima stagione da direttore sportivo per Montanaro dopo l’abilitazione a Coverciano nel 2021. Negli anni precedenti aveva lavorato come scout, anche tra i professionisti con la Virtus Francavilla. Ma come svolge il suo ruolo un ds moderno? Il classe ’85 ha spiegato la sua visione. “È un ruolo che sento molto mio, anche perché non è legato solo alla parte strettamente sportiva, ma è una figura dirigenziale che va ad abbracciare più punti del club. Credo che il direttore moderno sia proprio questo, non tanto in D quanto tra i professionisti“.
Dopo aver lasciato il Chieri, Antonio Montanaro è stato uno dei nomi più caldi per il mercato dei ds. Tra le squadre che erano interessate, prima dell’arrivo a Bra, c’era proprio il Brindisi, squadra della sua città. “Ci sono stati dei contatti e io sono stato onorato, da brindisino è stato un grande piacere per me. Non era ancora il momento giusto per concretizzare quest’operazione, ma io rimango sempre legato alla mia città“.
Una trattativa che alla fine non è andata in porto, ma il ds non chiude completamente la porta a un futuro nella propria città. “Mi auguro che in futuro possano esserci le condizioni per fare il direttore sportivo nella mia città, alla quale sono molto legato. Colgo l’occasione per fare ancora i complimenti alla famiglia Arigliano, al direttore generale Valentini e a tutto lo staff per la grande annata, hanno fatto qualcosa di straordinario“.
Dal Piemonte al…Piemonte. Dopo un anno a Chieri il ds pugliese cambia città ma non regione: è il Bra la nuova sfida di Montanaro. “Questa è una piazza storica, molto importante. Negli ultimi anni ha sempre fatto bene grazie al lavoro del presidente Germanetti, del dg Sartori e di tutta la società. I ragazzi stanno lavorando molto bene grazie all’allenatore Roberto Floris che è qua dal 2021 ed è uno dei migliori allenatori di questa categoria. Per me è un grande piacere essere il direttore sportivo del Bra“.
Con la nuova stagione ormai alle porte, gli allenamenti si intensificano e si iniziano a stabilire i primi obiettivi. Montanaro ha spiegato quali sono le ambizioni del club giallorosso. “Mi aspetto una stagione positiva, nella scorsa stagione il Bra ha fatto il record di punti della sua storia con 74, dietro solo al Sestri Levante campione d’Italia. Sarà difficile ripetersi, ma abbiamo le carte in regola per fare bene anche quest’anno“.
Dopo aver parlato degli obiettivi la chiacchierata è quasi terminata, ma c’è spazio per un’ultima domanda. Qual è il sogno del ds Antonio Montanaro? “Nel breve periodo sicuramente arrivare tra i professionisti, magari con il Bra. Io guardo sempre in avanti, vivendo in una città importante per il calcio come Torino è chiaro che si guarda anche alla Serie A come sogno nel cassetto, sarebbe impossibile non farlo“.
A cura di Stefano Barollo