AC Bra
Nelle mezzo di una grave crisi umanitaria lo sport, in questo caso il calcio, può fungere da rifugio per chi scappa via dalla guerra, lasciando dietro di se la propria nazione e i ricordi di una vita che non c’è più. A Bra, comune in provincia di Cuneo, la solidarietà verso il popolo ucraino è al primo posto. Infatti la formazione della cittadina piemontese, che milita nel girone A di serie D, ha reso noto che dalla giornata di ieri si è aggregato al gruppo Ruslan Pisnyi.
Nato a Sumy, in Ucraina, classe 1997, Pisnyi è un calciatore professionista che ha militato nell’Alyans Lypova Dolyna, la serie B ucraina. Con il Dolyna ha collezionato, fino allo scoppio della guerra, ben 20 presenze tra campionato e Coppa d’Ucraina, mettendo a segno anche tre reti e altrettanti assist. Giocatore duttile che può svolgere sia il ruolo di terzino su entrambe le fasce che il mediano davanti la difesa.
Ma come si è riusciti a portare a termine questa trattativa? Il merito, questa volta, non è da attribuire al procuratore ma ai parenti del calciatore. In particolare della cognata, Alina Fadeeva, e del fidanzato di lei, Andrii Koshelenko. I due sono, rispettivamente, portiere e attaccante rispettivamente dell’HF Lorenzoni Bra e HC Bra, squadra che disputa il campionato di serie A di Hockey su prato. Insomma, una bella storia a lieto fine in mezzo a tanto orrore e disperazione.
Di seguito le prime parole di Ruslan Pisnyi da calciatore del Bra: “Sono contento essere qui e di poter giocare per questa squadra. Per me è la prima esperienza fuori dall’Ucraina, perché in passato ho sempre giocato con formazioni ucraine” – chiarisce il classe 1997. “Sarà una bella sfida perché per me perché la mentalità e il modo di concepire il calcio è diverso in Italia: ma sono pronto e carico. Dove mi piace giocare? Sia in difesa, come terzino su entrambe le fasce, che come mediano davanti la difesa. Con la mia vecchia squadra ho ancora il contratto in essere e di questo mi dispiace: ho lasciato tanti amici li”.