Tra le tante piazze importanti militanti nel girone H, c’è una che sta vivendo un periodo particolare: il Brindisi. In diciassette gare, i biancazzurri hanno ottenuto nove punti, trovandosi in piena zona retrocessione, a meno cinque dalla zona play-out. Una partenza figlia di episodi sfortunati e dall’aver disputato pochissime partite nello stadio di casa: il ‘Franco Fanuzzi‘, uno degli impianti storici del calcio pugliese.
Di questo tema e del progetto Brindisi, ne abbiamo con il presidente Daniele Arigliano, che si è gentilmente offerto ai nostri microfoni.
Sulla possibile chiusura degli stadi, proprio nel momento del ritorno (dopo la ristrutturazione) al “Fanuzzi”: “Per noi sarebbe una grossa beffa, perchè nel girone d’andata abbiamo fatto richiesta di giocare più partite possibili fuori, infatti, nelle prossime sei gare, ne giocheremo cinque in casa e una in trasferta. L’unico vantaggio di questa situazione è l’aver dato al manto erboso il giusto tempo di crescita“.
Sulle nuove norme: “La scelta dei 5000 posti massimi è un pò anomala. Bisognerebbe prendere una decisione in base all’impianto, per esempio, il 50% della capienza per le strutture all’aperto e il 30% per quelle al chiuso“. Per quanto riguarda un ulteriore stop dei campionati: “Non penso ci siano i presupposti, adesso c’è molto più controllo da parte delle società. Voglio pensare che con i giusti accorgimenti ci sarà un calo dei contagi”
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Oltre al discorso stadio, il Brindisi si è reso protagonista di una vera e propria rivoluzione di mercato: “Siamo molto contenti degli acquisti fatti, se dovessi scegliere un colpo rappresentativo, ti direi Vittorio Triarico, che ha molta esperienza in Serie C e D. Sicuramente, abbiamo il dovere di segnare di più, per questo abbiamo preso gente come Periale, Meneses e Lopez“.
Adesso c’è un intero girone da giocare per conquistare la salvezza: “L’augurio è di raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato in questi mesi. É ovvio che avendo fatto una campagna acquisti cosi importante, siamo obbligati a cambiare il nostro ruolino di marcia. Mi conforta tanto che oltre all’intero girone di ritorno, dobbiamo ancora recuperare una gara (contro il Cerignola). Inoltre, nel girone di ritorno avremo tutte trasferte geograficamente vicine, fatta eccezione per le gare contro San Giorgio e Rotonda” chiude Arigliano .
A cura di Niccolò Parenti