Brindisi, Di Piazza: “Bella emozione, più importanti i tre punti”

La sua è stata probabilmente la trattativa più importante dell’estate in Serie D, o comunque una delle più importanti: a Matteo Di Piazza sono bastati 60 secondi per prendersi Brindisi. Entrato sullo 0-1 negli ultimi minuti di partita, l’ex Lecce ha segnato dopo appena un minuto dal suo ingresso in campo. Una palla in profondità, raccolta con grande rapidità e velocità, la stessa che gli ha permesso di saltare il portiere ospite e mettere in rete.

Un gol che ha messo al sicuro un match che il Brindisi ha ben giocato, ma in bilico fino alla fine. Nel primo tempo, ad aprire le marcature, era stato Dammacco, altro grande acquisto del reparto offensivo portato a termine dal presidente Arigliano.

Brindisi, Di Piazza: “Esultanza? Una B come Brindisi”

Una bella emozione. Abbiamo portato tre punti a casa ed era la cosa più importante per la squadra. Il gol è una conseguenza. Sono tre punti che pesano, perché giocare ora è ok, ma tra due-tre mesi sarà difficile venire qui e fare punti contro questa squadra”. E quel gesto dopo il gol: “L’esultanza? Ho fatto una B come Brindisi, che mi è sfuggita diverse volte dalle mani e che adesso ho trovato”.

Di Piazza, una vita passata in C

300 presenze e quasi 100 gol tra i professionisti. Sono questi i numeri di Matteo Di Piazza, che dopo le prime esperienze in D con Savoia e Vittoria, nel 2008 fa subito il salto di livello e approda in C1 al Benevento. Poi Sudtirol, Rimini, Siracusa e Pro Vercelli, con i quali ottiene anche una promozione in Serie B nella stagione 2011/2012.

Dopo i piemontesi collezione altre esperienze con la maglia del Gubbio, di nuovo del Benevento e dell’Akragas, fino all’approdo in B con il Vicenza. Al termine della stagione con i biancorossi, torna in Serie C con Foggia e Lecce e successivamente di nuovo in B a Cosenza. Infine Catania, Catanzaro, ancora Catania e Fidelis Andria. Quest’anno Di Piazza ha deciso di provare a trascinare il Brindisi tra i professionisti, sposando il grande progetto del presidente Arigliano.

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Redazione