Da “San Siro” al gol vittoria al “Fanuzzi”: Sirri fa sognare Brindisi
Stop di coscia, un millesimo di secondo per osservare lo specchio della porta e conclusione al volo di collo pieno. Potrebbe sembrare il racconto di un classico gol da “bomber di razza”, tuttavia domenica scorsa, nel match tra Brindisi e Cavese, a siglarlo è stato Alex Sirri. Non proprio un attaccante. Sirri, infatti, è uno dei due perni della difesa del Brindisi, assieme al suo compagno di reparto Franco Gorzelewski.
Tra i migliori difensori della categoria, in cui milita dallo scorso anno, ha dimostrado di essere dotato anche di un certo feeling con il gol, tra l’altro di egregia fattura. In Serie D ha reso note le sue capacità balistiche lo scorso anno con il Cerignola, con le sue traiettorie perfette su punizione. Domenica scorsa invece, con la rete che ha deciso lo scontro diretto tra Brindisi e Cavese, ha riaperto il girone H a soli novanta minuti dal termine.
Le due squadre adesso, complice questo gol, sono entrambe in vetta alla classifica a quota 66 punti. Sarà decisiva, dunque, l’ultima giornata di campionato che decreterà se una delle due potrà raggiungere direttamente la Serie C o se, in caso di arrivo a pari punti, si dovrà passare prima dallo spareggio in campo neutro.
Sirri: “Brindisi, ti difendo io”. La stagione del difensore dal suo arrivo ad oggi
Sirri è stato il primo acquisto della stagione per il Brindisi di Ciro Danucci. Il suo arrivo, di fatti, mise subito in chiaro gli obiettivi dei biancazzurri. “Brindisi, ti difendo io“: furono queste le prime parole del difensore nel giorno del suo arrivo nella cittadina adriatica. Ma come detto, in questi 10 mesi ha fatto molto più che difendere. Sono quattro, infatti, le reti messe a segno in questo campionato dal numero 23 brindisino. Non poche per un difensore centrale. Tutte reti decisive, che hanno portato punti importanti alla compagine biancazzurra: dal gol contro il Casarano che regalò il pari nei minuti finali del match, fino ai gol vittoria contro Nocerina e Cavese. Inoltre, oltre che sul campo, Sirri è uno dei riferimenti nello spogliatoio brindisino. Grinta, mentalità vincente e abnegazione: sono solo tre delle caratteristiche che più lo caratterizzano. Non per caso Danucci ha deciso di affidargli il ruolo di vice capitano.
Da “San Siro” alla vittoria del campionato con il Cerignola. Adesso sogna di replicarsi con il Brindisi
Le qualità di Sirri come giocatore non le scopriamo certamente oggi. Arrivato in Serie D solo lo scorso anno, vincendo il campionato, ha trascorso la maggior parte della sua carriera nei campi professionistici. Giacomense, Arezzo, Ravenna ma soprattutto Alessandria. In Piemonte, di fatti, il difensore ha trascorso la maggior parte della sua carriera, collezionando 74 presenze. Tra queste è compreso l’esordio nella “Scala del calcio”, ovvero “San Siro”. Il motivo? Sirri era tra gli uomini guidati da Angelo Gregucci che, nell’annata 15/16, riuscirono a conquistare una storica semifinale di Coppa Italia.
Dall’altra parte c’era il Milan dei vari Romagnoli, Luiz Adriano e Balotelli. Il sogno dell’Alessandria s’interruppe proprio contro i rossoneri, tuttavia il percorso compiuto da Sirri e compagni è entrato di diritto nella storia del club ma anche del calcio italiano. Una squadra di Serie C che raggiunge le semifinali di Coppa Italia, insomma, qualcosa che non accade tutti gli anni.
L’approdo in Serie D risale allo scorso anno. Sirri, infatti, era tra gli uomini di spicco del Cerignola che lo scorso anno ha demolito il girone H. Quest’anno ha deciso di restare tra i dilettanti, accettando la proposta di un club ambizioso come il Brindisi. Adesso grazie alle sue prestazioni in difesa, ma anche grazie ai suoi gol, la piazza brindisina sogna in grande. Proprio come Sirri sogna di replicare quanto accaduto nella passata stagione.
A cura di Francesco Giudice