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Reggina, Barranco: “Sconfitta col Siracusa? Nessuno ha smesso di crederci”

Fonte: Pagina Facebook Reggina 1914

Fonte: Pagina Facebook Reggina 1914

L’intervista all’attaccante bomber e numero 9 della Reggina Bruno Ignacio Barranco.

La Reggina è tornata pienamente in corsa per la vittoria del campionato grazie ai risultati favorevoli maturati nell’ultimo weekend. I calabresi hanno vinto 3-0 in casa contro l’Enna, approfittando della sconfitta della capolista Siracusa sul campo dell’Acireale, riportandosi così a -3 dalla vetta.

Uno dei protagonisti della stagione è sicuramente l’attaccante argentino Bruno Ignacio Barranco, che, nell’ultimo periodo, sta trovando con più facilità la via del gol. Nell’ultima partita ha siglato la rete del definitivo 3-0, raggiungendo la doppia cifra con il suo decimo gol in campionato.

Barranco è il classico attaccante argentino: grinta, determinazione, corsa e spirito di sacrificio, ma soprattutto fiuto del gol. Nonostante non sia il tipico centravanti d’area di rigore, alto e fisico come spesso accade in questa categoria, è già alla sua seconda stagione in doppia cifra in Serie D.

È proprio tra le vie di Buenos Aires che nasce il legame tra Barranco e il calcio: Gioco da quando sono nato. Mia mamma mi sgridava sempre perché calciavo palloni dentro casa, così a quattro anni mi ha portato in una scuola calcio a Buenos Aires e da lì è iniziato tutto. A 17 anni quella che era una passione è diventata un lavoro, perché ho firmato il mio primo contratto da professionista in Serie B argentina con il Ferro.” In Argentina il calore e la passione per il calcio sono straordinari, ma anche Reggio Calabria non è da meno: Qui è bellissimo perché si respira calcio e per le strade si sente sempre parlare della Reggina. La città cambia umore in base ai risultati della squadra.”

Reggina, Barranco: “ho vissuto periodo di adattamento ma ora mi trovo bene”

Barranco ha già giocato in Italia e in Serie D, ma sempre nei gironi del nord. Questa è la sua terza stagione nel paese, dopo le esperienze nel Girone A con Stresa e Albenga e nel Girone B con la Folgore Caratese, dove ha segnato 30 gol in tre anni. Al sud ha trovato qualche differenza:

“Ho avuto un periodo di adattamento. Forse nei gironi del nord c’è più tecnica, mentre qui al sud i calciatori, soprattutto i difensori, ci mettono più grinta e intensità. Inoltre, ero abituato a giocare in un attacco a due e non a tre. Serve tempo per adattarsi, ma ora mi trovo bene e si vede dai risultati… per fortuna! (ride, ndr).

Reggio ascolto la determinazione di Barranco: “voglio la serie C con la Reggina”

Durante quel periodo di adattamento, in cui il gol tardava ad arrivare, i tifosi chiedevano un po’ frettolosamente un nuovo attaccante. Tuttavia, queste voci non hanno mai demoralizzato l’argentino: “Sono cose normali nel calcio. Tutti vogliono che l’attaccante segni e che il portiere non prenda gol. Quando ho deciso di venire qua, sapevo che poteva succedere. Ma ho fiducia in me stesso e nel lavoro che faccio. Ho sentito fin da subito la fiducia della società e dei miei compagni, e questo mi ha aiutato a ritrovare la continuità sotto porta.”

I risultati si vedono e i gol stanno arrivando: lui ne ha segnati dieci, mentre la Reggina ha il miglior attacco del girone, con 49 reti, alla pari con il Siracusa. Ma Barranco non si accontenta: “Voglio fare il maggior numero di gol possibile e magari vincere il titolo di capocannoniere, ma sempre per aiutare la squadra a raggiungere il suo obiettivo. Anche quando i gol non arrivano, bisogna dare il massimo, pressare e aiutare la squadra. Sudare la maglia è fondamentale.” Ma le sue ambizioni non si fermano alla vittoria del campionato: Sono venuto a Reggio per aiutare la Reggina a tornare tra i professionisti e conquistare la Serie C con questa maglia.”

Tra garra e fiuto del gol, Barranco è il Lautaro della Reggina?

Un attaccante argentino che sta trascinando la sua squadra verso il titolo? Il paragone con Lautaro Martinez viene spontaneo. Ovviamente, con le dovute proporzioni, i due si somigliano: stesso temperamento in campo, aggressivi durante i 90 minuti, più tranquilli a partita finita.

“Sì, nella vita sono molto tranquillo, ma in campo mi trasformo e do tutto. Metto tutta la garra che ho, perché il calcio è uno sport in cui bisogna dare sempre il massimo. Mi ispiro tantissimo a Lautaro, studio i suoi movimenti. Fisicamente siamo simili, facciamo lo stesso mestiere e la stessa interpretazione del ruolo. Ovviamente, lui è fortissimo.”

Fonte: Pagina Facebook Reggina 1914
Fonte: Pagina Facebook Reggina 1914

Reggina, Barranco: “Non abbiamo mai smesso di crederci e ci crediamo fino alla fine”

Il campionato della Reggina sembrava compromesso due settimane fa, quando il Siracusa ha espugnato il Granillo portandosi a +6. Sembrava la mazzata decisiva, ma i ragazzi di Trocini hanno reagito con due vittorie convincenti contro Licata ed Enna. La sconfitta con il Siracusa è stata un colpo durissimo per tutto l’ambiente. Ma appena è finita la partita, nessuno ha smesso di crederci. Tutti ci crediamo ancora. Il cammino è ancora lungo e, fino all’ultimo minuto dell’ultima partita, non possiamo mollare.”

Nell’ultima giornata, la sconfitta inaspettata del Siracusa sul campo dell’Acireale ha riaperto il campionato, con la Reggina di nuovo a -3 dalla vetta. Ma per Barranco questo non cambia il percorso della squadra: “Abbiamo fatto il nostro dovere, poi è arrivata la bella notizia della sconfitta del Siracusa. Ma dobbiamo pensare solo a noi stessi, vincere tutte le partite che restano e vedere alla fine chi sarà stato più bravo. L’importante è non sprecare energie pensando agli altri campi.” Insomma, la Reggina è ancora viva ed è ancora in corsa per tornare in Serie C, e un trascinatore degli amaranto, sia sul campo che nello spogliatoio, è e sarà sicuramente Bruno Barranco, l’argentino anche ai microfoni ha dimostrato di poter portare mentalità vincente, voglia di vincere questo campionato e spirito di sacrificio per riuscire a raggiungere il tanto agognato ritorno tra i professionisti.