Addio a Bruno Pizzul, i post di ricordo dei club di Serie D

È morto all’Ospedale di Gorizia Bruno Pizzul, storica voce del giornalismo sportivo italiano. Avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 8 marzo. Pizzul ha scritto la storia del giornalismo italiano e del calcio attraverso le sue telecronache. È stato la prima voce della Nazionale dal 1986 al 2002.
Ricordato come una delle voci più riconoscibili nella storia della televisione, Pizzul aveva accompagnato la nazionale italiana per decenni sia agli Europei che ai Mondiali.
Pure in Serie D, ci sono stati diversi club che hanno voluto ricordare la storica voce del calcio italiano.

Bruno Pizzul, i post di ricordi
Tra i primi club a ricordare Pizzul c’è stata la Scafatese: “Il timbro inconfondibile. Il garbo. Stralci di telecronache rimasti nell’immaginario collettivo di appassionati di sport e non solo. Ci lascia un cronista che per decenni ha rappresentato la voce del nostro calcio. Grazie Bruno, è stato… “tutto molto bello!”
Non è mancato nemmeno il ricordo dell’Ischia, club con cui Pizzul ha giocato: rofessionale, preciso, competente ma anche ironico. “Arrivavo dal Catania, si aspettavano un grande calciatore: delusi le attese, chiedo tardivamente scusa. In compenso scoprii il vino Biancolella, uno dei miei preferiti”, disse nel 2018 mentre stava per ricevere il Premio Ischia Internazionale per il giornalismo sportivo, riferendosi alla sua breve ma intensa parentesi nell’Ischia Calcio di Filippo Ferrandino.
Il mondo del calcio piange Bruno Pizzul, icona del giornalismo sportivo, per anni telecronista delle sfide della Nazionale di calcio (dal 1986 al 2002) e delle principali partite della Coppa dei Campioni e dei big-match della Serie A. Classe 1938, friulano doc cresciuto col sogno di diventare calciatore, Pizzul l’8 marzo avrebbe compiuto 87 anni.
Pizzul arrivò a Ischia nel 1960, quando l’Ischia si apprestava a disputare il campionato di Serie D dopo la fusione con la Bagnolese. Bisognava riscattare la retrocessione della stagione precedente. Salvatore Di Meglio, Lillino e Giuseppe Abbandonato, Ernesto Milano, Abramo De Siano, Raffaele Lupoli, Renato Tonon, Enrico D’Innocenti, Antonio e Ciro Barile, Giuseppe Zampillo alcuni dei compagni di squadra di Bruno Pizzul (soprannominato “Canna di zucchero”) che non ha mai dimenticato quella annata in gialloblù”.
