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Reggina, ambizioni e la priorità Serie C. Trocini: “Cerco affidabilità e competenza”

Trocini Siracusa-Nuova Reggina

L’intervista a Bruno Trocini, ex allenatore della Reggina oggi alla ricerca della giusta opportunità in Serie C

Cuore, passione e ordine. Questi, sono alcuni dei tratti del calcio di Bruno Trocini, allenatore che vanta una carriera di assoluto livello tra Serie C (Virtus Francavilla, Potenza e Fidelis Andria tra le altre) e D, categoria in cui la scorsa stagione ha guidato la “neonata” Reggina verso un campionato di grande valore nonostante le enormi difficoltà riscontrate durante l’estate.

Intervistato da SerieD24, l’ex allenatore degli amaranto ha parlato proprio della recente esperienza al “Granillo” in prima battuta. Abituato a lottare a buon livello in Serie C durante la carriera (da quando esiste la C unica, insieme ad Auteri, i due Baldini, Braglia e Colombo è l’unico allenatore ad aver partecipato ad almeno tre playoff), Bruno Trocini ha svelato il motivo per cui – nonostante una categoria per lui anomala – ha deciso di sposare il progetto di Reggio Calabria senza alcun rimpianto. “Ho scelto di scendere di categoria perchè la Reggina appartiene alla storia del calcio. Non ho rimpianti, è stata una scelta consapevole”.

Reggina, difficoltà e soddisfazioni. Trocini: “Esperienza formativa”

Piena di soddisfazioni ma anche di momenti di buio, quella della Reggina di Bruno Trocini è stata una stagione a dir poco anomala. Dalla rinascita dopo il fallimento alla costruzione della squadra in appena 7-10 giorni, quindi l’inizio del campionato posticipato a fine settembre. Con il sorriso, Bruno Trocini la definisce “una grande esperienza, sicuramente formativa”. Successivamente, prosegue l’allenatore: “Il lavoro da svolgere era estremamente complicato ma, nonostante tutti i ritardi, siamo riusciti a creare un gruppo fantastico arrivando fino alla finale playoff”.

Poi, ancora Trocini sulla stagione di Reggio Calabria: “Dal 24 di settembre fino ai primi di novembre abbiamo giocato ogni tre giorni, il ritmo era infernale. Dovevamo assestarci, ma quando abbiamo iniziato a giocare il Trapani era già a 30-35 punti. Nel girone di ritorno abbiamo tenuto il passo delle prime ma i giochi erano già stati fatti da dicembre”. Sull’addio, invece, Bruno Trocini non si nasconde: “Non mi ha sorpreso. Durante la stagione ci sono state alcune divergenze, sicuramente mi dispiace tanto”.

La prossima sfida di Trocini: “Cerco ambizione e competenza”

Archiviata l’insidiosa stagione con la Reggina, Bruno Trocini guarda al futuro. Quale la sua prossima meta ideale? “Cerco una società solida, ambiziosa e affidabile, composta da dirigenti competenti. Questa è la mia priorità”.

bruno-trocini

Questione di priorità, come quella della categoria. Senza mezzi termini, infatti, Trocini non nasconde di vedere il suo futuro in un solo campionato: la Serie C. “Ho disputato più volte i playoff di terza serie, ho tanta esperienza in quel campionato: ritengo di poter ambire alla categoria. Per me è un grande dispiacere rimanere fuori dal giro per il momento. L’eccezione in Serie D? L’ho già fatto per la Reggina e lo farei ancora, ma soltanto per piazze di quel calibro... anche se grandi come gli amaranto forse non ce ne sono”.

Il punto sul girone I: “Scafatese, Siracusa e Reggina avanti”

Infine, con Bruno Trocini abbiamo fatto una breve panoramica sui valori al vertice del nuovo girone I di Serie D. Oltre che su Siracusa e Scafatese, l’ex Potenza punta i riflettori proprio sulla Reggina. “La vedo favorita insieme alle due di vertice, anche se il Pompei si è attrezzato con degli acquisti di valore”. Poi, in generale sul campionato: “Quest’anno c’è la regola dell’under in meno rispetto al passato, questo senza dubbio alza il livello e rende tutto più competitivo. Il vero duello inizierà però dopo dicembre – prosegue Trocini – quando tutti i valori attualmente in campo saranno mescolati dal mercato. Certe situazioni a volte possono anche ribaltare le carte in tavola”assicura Bruno Trocini, allenatore dalla grande esperienza che resta in attesa della chiamata giusta per tornare a vivere le emozioni del campo, magari in Serie C.