Se la città di Torino storicamente se la contendono Juve e Toro, dal 1955 c’è una realtà che si trova proprio alle porte della città che spicca per la sua professionalità pur essendo una società dilettantistica. Al di là della collina su cui si erige la basilica di Superga si trovano Chieri e il Chieri.
La società fondata nel 1955 ha saputo con il tempo rendersi sempre più importante per il territorio torinese. A livello giovanile è chiaramente una delle più osservate dai professionisti e per rimanere tra i migliori settori giovanili del Piemonte il Chieri negli anni ha anche potenziato le strutture per far lavorare i propri ragazzi.
La storia del Chieri si divide in tre periodi diversi. Il primo che va dalla fondazione al 2009. La fase iniziale è quella dello splendore. Dal 1960 al 1966 era nella quarta divisione nazionale, poi un’altra parentesi felice è stata dal 1990 al 1992 quando per due stagioni giocò nell’Interregionale (l’attuale Serie D).
La seconda fase inizia nel nuovo millennio, quando avviene la fusione tra Chieri e Rivarolese (altra società dilettantistica del torinese). La squadra torna stabilmente in Serie D, questa volta per rimanerci. Dal 2009 (anno della fusione) a oggi gli Azzurri sono stati presenza fissa del girone A. A cavallo tra queste due fasi dal Chieri hanno anche iniziato i loro percorsi diversi giocatori che poi sono approdati in Serie A: da Bertotto a Messias, senza considerare che qui aveva chiuso la sua carriera Franco Semioli. L’ala ex di Torino e Sampdoria proprio dagli Azzurri aveva iniziato il suo percorso da allenatore delle giovanili.
La storia del Chieri cambia e prende una piega diversa (in positivo) dal 2013. Quattro anni dopo la fusione cambia la proprietà. Luca Gandini preleva il club da Edoardo Benedicenti, che lascia le redini della società dopo una gestione trentennale. Con la nuova presidenza il Chieri fa un ulteriore step ulteriore. Il primo investimento riguarda le strutture. Gandini preleva il Centro Sportivo Rosato di Chieri e passo dopo passo attua delle migliorie rendendolo sempre più grande e professionale. La struttura ora conta 4 campi da calcio con tribune, ristorante, uffici, 12 spogliatoi e una struttura polivalente per la crescita fisico motoria dei giocatori. Ora per il Chieri inizia una nuova fase, l’era Sorrentino.