Campobasso, il socio Rizzetta: “Vogliamo aiutare ma basta ricorsi”
Una vera e propria tempesta si è scatenata sul Campobasso che, dopo l’ufficialità dell’esclusione dal campionato di Serie C, rischia di rimanere senza calcio per un anno. Non ci sarebbe più, infatti, la possibilità di iscriversi in sovrannumero in Serie D. Eppure la possibilità di poter disputare il campionato di quarta serie c’era. Entrambi i sindaci, subito dopo la bocciatura Covisoc, si erano adoperati per aprire immediatamente i bandi necessari all’assegnazione del nuovo titolo sportivo.
La procedura sarebbe stata congelata al momento della presentazione dell’ultimo ricorso, quello al Consiglio di Stato. Il motivo? La sentenza è giunta quando, ormai, erano già stati diramati gironi e calendari dei campionati di Serie D. Insomma, paradossalmente, quell’ultimo ricorso ha creato più danni che altro. Nelle ultime ore a dire la sua sulla situazione è Matt Rizzetta, il socio americano che, attraverso il suo North Sixth Group, detiene la quota di minoranza del Campobasso.
Il comunicato di North Sixth Group sugli scenari futuri del Campobasso
“Nell’ultimo periodo – ha detto – siamo stati in silenzio ad attendere. Nonostante fossimo contrari al ricorso al Consiglio di Stato, abbiamo accettato la decisione dell’azionista di maggioranza e plenipotenziario del Campobasso. Siamo rimasti in silenzio perché nel momento del bisogno ci si deve comportare da squadra evitando di destabilizzare l’ambiente ed aiutando la società“.
“Abbiamo deciso di non partecipare al bando per una nuova matricola – ha continuato Rizzetta – perché non era giusto nei confronti dei nostri soci e perché eravamo certi che non sarebbe stato accolto dalla federazione. Sarebbe facile ora addossare le colpe sull’azionista di maggioranza, sulla federazione, sulle regole cambiate o su qualsiasi altra scusa. Ma questo non cambierebbe la realtà dei fatti, abbiamo perso la Lega Pro e la Serie D, abbiamo perso un progetto e delle risorse importanti. La cosa che fa più male è la delusione dei tifosi”.
Si apre, allo stesso tempo, uno spiraglio per un progetto futuro a tinte rossoblù purché non si prosegua sulla strada dei ricorsi. “Non è mai stato nostro interesse investire al di sotto della serie D – precisa Rizzetta – Non l’abbiamo mai valutato e non è mai stato nei nostri piani. Ma il grande cuore di Campobasso e dei suoi fantastici tifosi e questa terribile ingiustizia ci spingono a valutare un impegno anche in questo senso“.
“Noi crediamo – ha concluso – che i tifosi abbiano sofferto abbastanza quest’estate e che sia tempo di tornare al campo e guardare al futuro con un progetto che possa farci recuperare velocemente quanto perso. Siamo contrari al ricorso al Tar per ottenere la Serie D in sovrannumero per gli stessi motivi per cui eravamo contrari al ricorso al Consiglio di Stato, ma se così deciderà l’azionista di maggioranza noi accetteremo ed in silenzio ci faremo da parte rinunciando a qualsiasi progetto su Campobasso. Adesso stiamo valutando tutta la situazione, a breve saprete la nostra decisione”.
A cura di Fabrizio Frasca