Angelo Licata non è più il presidente del Canicattì. La società siciliana, infatti, ha pubblicato sui propri social network la lettera di congedo del numero uno del club in cui ringrazia i tifosi e la dirigenza per questi 5 anni insieme.
Licata era diventato presidente del Canicattì ad aprile del 2018. Sotto la sua gestione la squadra ha disputato tre campionati di Eccellenza e uno di Serie D, arrivato dopo la promozione del 2021-2022. Nel 2018-2019, inoltre, il club ha vinto la Coppa Italia Dilettanti Sicilia. A stagione già terminata, ecco l’annuncio della separazione con la società.
“Comunico ufficialmente – si legge nella nota – la mia personale, sofferta ed irrevocabile decisione di non ricoprire più la carica di presidente dell’Asd Canicattì Calcio. Sono stati anni intensi nei quali ho maturato esperienze che mi porterò nella mia vita, le quali mi hanno insegnato tanto da molti punti di vista. Sono stati anni che mi hanno visto impegnato in un mondo a me sconosciuto, con problematiche complesse ma sempre con un unico obiettivo, quello di apportare in modo sano, trasparente ed efficace soluzioni volte al raggiungimento di risultati sportivi importanti e alla divulgazione del buon nome della nostra amata Città. Nella speranza di esserci riuscito, almeno in parte”.
Licata, inoltre, non dimentica chi lo ha supportato in questi 5 anni da presidente. “Ringrazio di vero cuore – continua l’ormai ex presidente – tutti i dirigenti dell’Asd Canicattì Calcio, con i quali ho condiviso momenti intensi a volte difficili e di grande valore di vita. In questi anni non si sono risparmiati in nulla, affrontando enormi sacrifici di carattere economico e personale. Questo togliendo tempo, spazio ed energie alle rispettive famiglie e figli. Hanno raggiunto obiettivi sportivi significativi e storici, contribuendo a rinvigorire l’orgoglio e il senso di appartenenza a questa nostra comunità”.
“Ringrazio – prosegue Licata – tutti i sostenitori del Canicattì Calcio e dei nostri colori biancorossi.Partendo dagli sponsor, che hanno reso concreta la possibilità di raggiungere traguardi storici, come la vittoria della Coppa Italia e la tanto agognata promozione e oggi conferma in Serie D. Per arrivare a tutti coloro che hanno sostenuto la squadra, seguendola sempre nel nostro peregrinare presso le strutture sportive, gentilmente concesse da società, persone disponibili ed amiche, dei comuni limitrofi, quando non eravamo costretti a giocare a porte chiuse, vuoi per il tremendo periodo Covid, vuoi per le tante vicissitudini legate alla mancanza di un impianto sportivo nella nostra Città”.
Il dirigente non ha rimpianti. “Spesso – spiega – le esperienze di vita hanno una durata temporale limitata con un inizio ed una fine e questa mia esperienza non fa eccezione. Sono certo e consapevole di aver dato il mio massimo e son fiducioso che altri porteranno avanti ciò che è stato fatto con ancora più vigore e successi”
La chiosa finale è riservata al problema degli impianti sportivi in città. “Esorto – aggiunge Licata – chi ha il ruolo e il dovere istituzionale il massimo impegno possibile nell’avviare la realizzazione e la costruzione di strutture sportive che Canicattì deve avere e mettere a disposizione dei propri cittadini. È necessario porre rimedio alla triste vicenda, oramai più che ventennale, della mancata ristrutturazione ed ammodernamento del nostro stadio ‘Carlotta Bordonaro’. In questa situazione sento di avere, seppur indirettamente, una parte di responsabilità per non essere stato in grado di esercitare il giusto pungolo e la giusta spinta alla soluzione definitiva della questione stadio”.
“Credo fermamente che lo sviluppo sociale, civile e culturale di una comunità si ottenga anche dando la possibilità ai nostri figli ai nostri giovani a tutte le donne e uomini di praticare e di vivere lo sport nei posti adeguati e degni di un Paese sviluppato ed evoluto come il nostro. Viva Canicattì, viva i colori bianco rossi”.
Foto di copertina di Oscar Faraci