Canicattì, emergenza stadio. La società: “Costretti a consegnare la squadra al Sindaco”

A Canicattì sorge da anni un problema irrisolto, quello dello stadio “Carlotta Bordonaro, da diversi anni non più a disposizione della squadra, attualmente in undicesima posizione nel girone I. La società biancorossa, però, non ci sta, e nella giornata di mercoledì 13 marzo 2024 ha rilasciato un comunicato proprio riguardo all’inagibilità dell’impianto cittadino.

È da ben sette anni, infatti, che il Canicattì è costretto a peregrinare per la Sicilia per giocare le sfide casalinghe, portando a conseguenze disastrose. “Giudicati «nomadi» da tutti” si legge, prima di sottolineare anche la conseguente perdita di interesse dei tifosi nei confronti del club. Poi, alla fine, una presa di posizione: “Onoreremo tutti gli impegni presi, ma al termine della stagione SAREMO COSTRETTI a consegnare la società nelle mani del Sindaco“.

Canicattì, la società sullo stadio: “Troppe chiacchiere e niente fatti”

Riportiamo di seguito il duro comunicato del Canicattì in merito allo stadio “Carlotta Bordonaro“.
“È Marzo, ed ancora si torna a parlare dello Stadio Carlotta Bordonaro ma non abbiamo capito per quale scopo. Anzi, forse lo abbiamo capito… Un caso? No, ormai siamo abituati da troppi troppi anni. Sempre la stessa storia, troppe chiacchiere e niente fatti sulla questione stadio, sempre punto e a capo. Un loop continuo, da 7 anni a questa parte, sbattuti a destra e manca in giro per la Sicilia, giudicati «nomadi» da tutti“.

Tanto oltre noi, la faccia chi ce la mette? Vorremmo che si parli dello Stadio Carlotta Bordonaro 365 giorni l’anno, sempre, vorremmo si parli per il bene di Canicattí, dell’intera cittadina. Uno stadio degno del nome che porta questa città porterebbe famiglie su famiglie ogni giorno per le partite del settore giovanile, per la prima squadra, per consentire alle scuole di potere svolgere attività sportiva all’aperto e per tante altre manifestazioni aventi scopi sociali e di aggregazione“.

“Siamo stanchi. Costretti a consegnare la società al Sindaco”

Il Canicattì, attualmente undicesimo nel girone I di Serie D, sta meritatamente conquistando la salvezza. Il problema stadio, però, rimane fondamentale. Negli anni, infatti, la società è stata costretta a giocare la partite in giro per la Sicilia: prima l’Esseneto, poi il Ravanusa, il Raffadali… Fino a questa presa di posizione del club.

Sindaco, assessori, avete deluso ancora una volta le aspettative di una Città intera, ma soprattutto state togliendo, ad una intera generazione di bambini e giovani appassionati di calcio, il sogno di giocare per i colori della propria Città in una struttura sportiva dignitosa, moderna ed accogliente. Questa distanza dalla nostra città ci è costata parecchio, ovvero la perdita di interesse e passione per lo sport in generale ed il calcio in particolare“.

Siamo passati dai 1500 di Scordia, i 2000 di Raffadali, i 3500 di San Cataldo ai meno di 100 spettatori paganti di questa stagione. NOI SIAMO STANCHI! Faremo di tutto per salvare la categoria, onoreremo tutti gli impegni presi, ma al termine della stagione SAREMO COSTRETTI a consegnare la società nelle mani del Sindaco, questa volta in maniera definitiva, senza ripensamenti alcuni. Con il calcio vince…un’altra città, non la nostra povera sola e abbandonata Canicattí“.

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Redazione