Canicattì, incognita stadio: l’appello del club
Il Canicattì non ci sta. E’ di poche ore fa il comunicato ufficiale del club che mette in evidenza una situazione che sta diventando sempre più un problema: si tratta dello stadio. Delle vere e proprie ore infuocate per i biancorossi…
Il club siciliano, infatti, ha esposto una critica riguardo al mancato rinnovamento delle proprie infrastrutture dando anche un ultimatum. Se entro dicembre le cose non cambieranno, la squadra verrà consegnata al Comune.
Il comunicato del Canicattì
Ecco un estratto del comunicato: “Noi amiamo Canicattì e non ci siamo mai tirati indietro, in nessuna occasione, ma adesso siamo stanchi. Mesi addietro avevamo lanciato un appello accorato, alle istituzioni responsabili e competenti, affinché venissero rimarcate con il giusto risalto le gravi condizioni di disagio logistico cui la squadra di calcio del Canicattì è costretta a sobbarcarsi ogni giorno. Non è più accettabile per una compagine che milita nel campionato nazionale dilettanti e con una importante tifoseria al seguito. Non possiamo contare su uno stadio adeguato nella propria città. Dato che siamo costretti giornalmente a spostarci a Ravanusa per gli allenamenti e la domenica costringere innumerevoli persone a spostarsi ad Agrigento per seguire la propria squadra di calcio.
O allo sport si crede come vettore di crescita , di aggregazione e si investe sulle infrastrutture necessarie a poterlo praticare con serenità ed in modo adeguato o sarebbe meglio smetterla di parlare ai nostri giovani di quanto sia importante praticare attività sportiva e crescere all’insegna dei colori dello sport.
Con molto dispiacere, nel caso in cui entro dicembre 2022 le parole fin qui espresse non diventassero fatti, saremmo costretti a consegnare la squadra in mano al Comune di Canicattì con tutte le conseguenze del caso.
Ci auguriamo che ciò non succeda. Proprio perché come detto in apertura, noi amiamo questa città, questa squadra e questi colori“.
Seguiranno aggiornamenti su una situazione che sta tenendo sulle spine un’intera città vogliosa di confrontarsi con la Serie D.