Caos Sambenedettese, rimborsi arretrati e sfratti. Calcagno (AIC): “I ragazzi stanno facendo miracoli”
Rimborsi arretrati, minacce di sfratto e “difficoltà nell’affrontare la quotidianità, la sopravvivenza“. La Sambenedettese vive uno dei monti più difficili della sua storia. Il Presidente Roberto Renzi sembra essersi ormai completamente disinteressato del progetto. E ci si chiede a cosa sia servita la battaglia legale dell’estate del 2021 che portò il club ad ottenere l’iscrizione in Serie D, dopo la bocciatura in Lega Pro, grazie al ricorso vinto al Tar. Le promesse di tornare subito nei professionisti sono naufragate in pochi mesi. E oggi la squadra vive una situazione surreale. Oggi i calciatori hanno ricevuto la visita del presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) Umberto Calcagno, che ha potuto toccare con mano le difficoltà dei ragazzi, ormai in regime di autogestione.
“La proprietà è completamente sparita da due settimane”
“Sono andato a trovare i calciatori per capire come stessero“, racconta Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, a Seried24.com, “la situazione è difficile, più passano il tempo più diventa grave. Non so davvero come stiano facendo. Da due settimane la squadra non ha più contatti con la proprietà e ora diventa drammatica anche la quotidianità. Al di là dei rimborsi arretrati, per molte famiglie linfa vitale, ci sono affitti da pagare, ristoranti da saldare. Ho trovato un gruppo di ragazzi encomiabile. Vogliono portare al termine la stagione sportiva ma dobbiamo renderci conto che sarà sempre peggio in queste condizioni“.
“Abbiamo già interessato la Lega, qualcuno intervenga al più presto”
“Non abbiamo avuto contatti con la società“, prosegue Calcagno, “ma cercheremo di far capire al ‘sistema calcio’ che non sarà semplice finire il campionato in queste condizioni anche se i calciatori non hanno nessuna intenzione di mollare. Oggi sono andato a manifestare la mia vicinanza al gruppo ma quando ci sono soggetti che non mantengono gli impegni diventa quasi impossibile ragionare“. E ancora: “Non so cosa succederà a questi ragazzi. Loro vogliono onorare l’impegno con i tifosi, altri, evidentemente, no. Noi adesso cerchiamo di capire bene la situazione, dobbiamo valutare se ci sono le condizioni per continuare. I proprietari degli alloggi dove dormono sollecitano giustamente i pagamenti arretrati. A breve scriveremo al Dipartimento Interregionale della Lnd che, comunque, è già stato interessato della situazione. Mi auguro solo si riesca a portare al termine il campionato. Ripeto, i calciatori vogliono andare avanti nonostante lamentino arretrati importanti e difficoltà nel vivere la quotidianità. Sono persone, ragazzi. Non è possibile trattarli così“.
A cura di Fabrizio Caianiello