Francesco Caputo, l’elogio alla meritocrazia. Un attaccante moderno, capace di segnare in ogni categoria. Consacratosi in Serie A con la maglia del Sassuolo, attualmente è in forza alla Sampdoria. Tra i tanti traguardi raggiunti, “Ciccio” custodisce un primato che è andato ad impreziosire una carriera già importante. Nell’ottobre del 2020, in occasione dell’esordio con la nazionale italiana, Caputo impiegherà appena 23 minuti per realizzare il gol del momentaneo 2-0 contro la Moldavia. L’attaccante originario di Altamura diventerà, così, l’esordiente più anziano a realizzare una rete in maglia azzurra.
Ma quanta gavetta, quanto fango, prima di raccogliere ciò che era stato seminato? I campi di periferia e la voglia di affermarsi a qualunque costo. Al punto da sfiorare l’ingresso nel noto reality show “Campioni, il sogno”. Come affermato dallo stesso Caputo in un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, non superò i test per entrare a far parte della squadra allenata da Ciccio Graziani. L’iscrizione del migliore amico Nicola, contro la sua volontà. Poi lo stage a Cava, tra palleggi e tiri in porta. Chiusa l’audizione, il tutto è terminato con un laconico “le faremo sapere”. Per Ciccio non si sono aperte le porte del Cervia (in Eccellenza, all’epoca), ma può ugualmente vantare una carriera calcistica decisamente prestigiosa.
Caputo è attaccante che non ha rinunciato al suo sogno. Deciso a volare, segnando a raffica in ogni categoria. Dal Noicattaro al Bari, dalla Salernitana all’Empoli, sino ad arrivare al grande calcio con l’Empoli e l’esordio a trentuno anni in Serie A, nella stagione 2018/19. Il recente passato è stato caratterizzato da gol importanti con Sassuolo e Sampdoria, sfondando il muro delle 180 marcature in carriera.
Da Altamura alla Nazionale, passando per strade sbarrate e occasioni agguantate con caparbietà. A Genova, sponda Samp, l’ultimo capitolo di una bella storia, fatta di perseveranza e caparbietà. E per Caputo, sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere.
A cura di Giuseppe Vitolo