Athletic Carpi, Bagatti dopo l’esonero: “I numeri sono dalla mia parte”
Si era assunto sin da subito le proprie responsabilità. Senza fronzoli, evidenziando lacune d’approccio e margini di miglioramento su cui poter lavorare. Ma il pareggio di Progresso e i dieci punti di distanza dalla vetta costano la panchina dell’Athletic Carpi a Massimo Bagatti. L’avvio in salita dovuto alla tardiva iscrizione del club, l’assemblaggio repentino di calciatori in poco tempo e le difficoltà palesate in campo in queste prime otto giornate hanno portato il Presidente Claudio Lazzaretti a scuotere l’ambiente emiliano con il cambio del tecnico. Necessario rinnovare, per la nuova proprietà carpigiana.
Un lavoro lasciato a metà
«Finisce questa mia esperienza a Carpi. Siamo partiti per ultimi, dopo pochi giorni di allenamento, con una squadra da costruire, senza nemmeno una amichevole disputata. Dopo una settimana abbiamo affrontato la prima di dieci partite ufficiali in quaranta giorni tra coppa e campionato». Comincia così la lettera di saluto che Bagatti ha deciso di dedicare a tutto l’ambiente biancorosso. L’amarezza del tecnico è lampante: «I ragazzi che ho avuto il piacere di allenare – prosegue Bagatti –, nonostante le difficoltà oggettive, hanno ottenuto cinque vittorie, tre pareggi e due sconfitte: una meritata alla prima giornata e una incredibile, a Prato, dove eravamo in vantaggio fino al novantatreesimo».
«I numeri sono dalla mia parte»
Parole che lasciano trasparire forte rammarico, cui va a miscelarsi al moto d’orgoglio per quanto è stato fatto in poco tempo: «Secondo migliore attacco del girone D, ottava difesa. Nelle ultime quattro partite, due vittorie in casa e due pareggi in trasferta, con due punti di media a partita. Questi sono i numeri. Altre nobili piazze partite in ritardo in D e in Lega Pro – nonostante investimenti importanti – stanno lottando in fondo alla classifica. Tutti hanno bisogno del tempo necessario per lavorare».
«I ragazzi raggiungeranno l’obiettivo»
Quel tempo che l’Athletic Carpi ha definito scaduto. L’ex allenatore saluta con un auspicio speciale. Quello di vedere i suoi calciatori ugualmente protagonisti in una stagione ancora tutta da scoprite: «Tutti, io per primo, vogliamo sempre vincere e giocare bene. Ma non ci sono magiche scorciatoie, chi conosce questo sport lo sa. Mi dispiace non poter finire il mio lavoro, perché so per certo che ci saremmo arrivati, come so che ci arriveranno questi ragazzi. Saluto e ringrazio tutte le persone che amano il Carpi Calcio, sia chi mi ha sostenuto, sia chi mi ha criticato: siete stati in egual misura utili».