Dodici punti in classifica in otto giornate, con dieci lunghezze di ritardo dalla capolista Rimini. Momento delicato per il Carpi, protagonista di un altalenante avvio di stagione nel girone D di serie D. La società del presidente Claudio Lazzaretti, nata dalle ceneri del Carpi Football Club 1909, cancellato dal calcio professionistico la scorsa estate, si aspettava una partenza decisamente diversa. Per questo ha deciso di esonerare l’allenatore Massimo Bagatti. Per l’ex Legnago e Campobasso è risultato fatale il deludente pareggio maturato la scorsa settimana sul campo del Progresso anche se, inizialmente, la società sembrava avesse deciso di rinnovargli la fiducia.
Bagatti nelle ultime ore si era assunto tutte le responsabilità dell’avvio stentato, provando a proteggere la squadra dalle contestazioni: “Non ho nulla da rimproverare ai miei calciatori. Le colpe di un approccio sbagliato alle partite sono da imputare al sottoscritto e basta. Dobbiamo ritrovare autostima, i ragazzi sono dispiaciuti ma possiamo ancora recuperare”. Un’autocritica che, evidentemente, non ha convinto fino in fondo la dirigenza dell’Athleti