Il 5 maggio 2024 è una data che rimarrà impressa per sempre nella storia del Carpi. Dopo gli anni bui che hanno avvolto il club emiliano a seguito del fallimento del 2021, i cuori dei tifosi biancorossi possono finalmente tornare a battere all’unisono: è infatti aritmetica la promozione in Serie C. La promozione ottenuta all’ultima giornata vincendo contro il Certaldo è stata la ciliegina sulla torta di una stagione fantastica, condita da una rimonta dal sapore dolcissimo. E adesso una piazza storica come quella di Carpi ha tutto il diritto di sognare ancora più in grande.
L’ultimo decennio ha visto il club emiliano solcare i campi dalla Serie C alla Serie B fino a centrare il sogno della massima serie nella stagione 2015/2016. Poi, dalle stelle alle stalle. Il fallimento nel 2020. A seguito di esso, il Carpi, dopo aver cambiato la denominazione del club in Athletic Carpi (denominazione di cui poi si è riappropriata nel 2022) è ripartito dalla Serie D con resilienza e una società solida alle spalle. I ragazzi allenati da Cristian Serpini oggi realizzano il sogno di riportare i biancorossi tra i professionisti in una giornata destinata a diventare una delle più significative per tutti i tifosi dei “falconi”. Facciamo insieme un excursus sulla storia recente del Carpi, dalla Serie C alla storica partecipazione in Serie A, per poi passare al fallimento e la conseguente rinascita.
Il Carpi vanta un passato molto importante nell’ultimo decennio che ha i visto gli emiliani grandi protagonisti nel calcio che conta. Infatti, nel 2013, con alla guida un allenatore esperto come Fabio Brini e dopo aver vinto i playoff contro il Lecce è arrivata la storica promozione in Serie B. Per la prima esperienza nella serie cadetta la panchina viene affidata a Stefano Vecchi e il club dice addio a due pedine fondamentali per la promozione, Perini e Arma, che fanno posto a giocatori d’esperienza come Porcari e Sgrigna. I biancorossi chiudono il girone d’andata all’ottavo posto, ma a metà marzo, dopo una serie di risultati negativi arriva l’esonero di Vecchi. Al suo posto arriva Giuseppe Pillon, che conduce i biancorossi verso la salvezza.
Per la stagione 2014-2015 prende il posto in panchina Fabrizio Castori. Alla fine del girone d’andata i biancorossi sono al comando con 9 punti sul Bologna, superando ogni tipo di aspettativa. Il cammino da capolista prosegue anche nel girone di ritorno, tanto da portare i biancorossi emiliani a una storica promozione nella massima serie con quattro giornate di anticipo grazie allo 0-0 casalingo contro il Bari.
Il debutto in Serie A non è dei migliori, in quanto il Carpi totalizza due sconfitte nelle prime due partite. Il primo storico punto lo realizza alla terza giornata con il 2-2 contro il Palermo. Gli emiliani giocano un girone d’andata al di sotto delle aspettative, riprendendosi, però, nel girone di ritorno. Il club biancorosso riesce anche a conquistare risultati prestigiosi. Indimenticabili, infatti, i pareggi contro Inter (1-1) e Milan (0-0) a San Siro. Partite che rimarranno impresse nella storia del club. Nonostante questo, però, alla fine della stagione il Carpi non riesce a conquistare la salvezza, retrocedendo nuovamente in Serie B.
La volontà di rinascere e riprovare subito a riconquistare la Serie A si scontra con una realtà che riporta subito il Carpi con i piedi per terra. Nella stagione successiva in Serie B il Carpi arriva al settimo posto, perdendo ai play off in finale contro il Benevento. Questo sancisce un punto di non ritorno. Alcuni senatori abbandonano la nave e Castori viene esonerato. Al suo posto viene chiamato Antonio Calabro. La stagione seguente in Serie B vede il Carpi arrivare all’undicesimo posto. Successivamente, la stagione 2018/2019, con Castori richiamato in panchina, decreta la retrocessione in Serie C.
Per la Lega Pro alla guida degli emiliani viene chiamato Giancarlo Riolfo .Nel mese di febbraio 2020 il Carpi è la squadra più in forma del campionato, ma si interrompe tutto per la pandemia di Covid 19. Dopo una lunga attesa il campionato viene terminato. L’assemblea di Lega decide di utilizzare la media punti per sancire le quattro promosse. Il Carpi è la migliore quarta delle 60 partecipanti alla Serie C e avente diritto alla promozione.
Il parametro viene cambiato con una decisione unilaterale dalla FIGC, che utilizza il metodo di una media ponderata che vede il Carpi passare da migliore squadra a terza dietro a Reggiana e Bari. I play-off vedono i biancorossi pareggiare con l’Alessandria e passare il turno in virtù di un miglior piazzamento nella stagione regolare. I biancorossi vengono poi successivamente eliminati dal Novara.
Alla fine della stagione 2020-2021, conclusasi sul campo con il raggiungimento della salvezza, il club attraversa un vero e proprio incubo. A causa di problemi finanziari e varie inadempienze il Carpi viene escluso dai campionati professionistici. Nella stagione 2021-2022, il nome Carpi e i colori sociali vengono mantenuti da una diversa società fondata di sana pianta. Il nome della suddetta è Unione Sportiva Dilettantistica Athletic Carpi 2021, che esordisce lo stesso anno in Serie D.
A seguito del fallimento del Carpi FC 1909 e alla successiva revoca dell’affiliazione federale, nel 2022 l’Athletic Carpi provvede ad assumere la denominazione storica del vecchio club, AC Carpi. Inoltre, provvede ad acquisire tramite asta giudiziaria trofei e marchio della precedente società. I biancorossi emiliani, anche per la stagione 2022/2023 rimangono in Serie D. La stagione 2023/2024 decreta la rinascita. Dopo una grande rimonta sul Ravenna (complice anche l’esclusione della pistoiese dal campionato) il Carpi vince il campionato e ritorna tra i professionisti. Una storia di resilienza e forza a cui sicuramente l’importante piazza di Carpi vorrà dar seguito.