Boicottano un allenamento per protestare contro i ritardi nei pagamenti degli stipendi da parte della società. Succede a Casale Monferrato: siamo in Piemonte, in provincia di Alessandria, dove nella cittadina di oltre 30 mila abitanti gioca la squadra del Casale. I bonifici dovevano essere effettuati lunedì scorso – come racconta un articolo de “La Stampa” che cita fonti vicine al club. In casa Casale, infatti, la situazione è ben altro che idilliaca: gli obiettivi preventivati ad inizio anno erano altri. Attualmente la squadra allenata da Marco Sesia occupa il settimo posto a quota 39 punti ma evidentemente il patron e i dirigenti puntavano ad una posizione di maggiore rilievo.
Quasi due settimane fa c’è stato anche il divorzio con il direttore generale Michele Padovano: sintomo che qualcosa all’interno dell’organigramma societario si è rotto. “Ci sono stati problemi organizzativi e gestionali che stiamo risolvendo, al momento siamo indietro di due mensilità – racconta il massimo dirigente al giornale diretto da Massimo Giannini – . Ma abbiamo fatto un patto con la squadra. Rimaniamo uniti per centrare i playoff, la società si impegna a pagare a breve”
“Abbiamo fatto degli errori – prosegue Servetti – sbagliando anche scelte di staff. Stiamo facendo la quadra e i saldando fornitori. Alcuni di questi neppure li conoscevamo, perché mancava una struttura organizzativa che tenesse traccia di situazioni debitorie. Padovano? Non eravamo contenti della gestione”. Nell’intenzione della società del Casale ci sarebbe anche la volontà di costruire un nuovo stadio dove far disputare le partite casalinghe, ma vista la situazione complicata a livello economico ad oggi sembra un miraggio.
“La proprietà si è trovata spiazzata da questa situazione – spiega il presidente – perché il budget messo a disposizione per portare disputare questa stagione era tanto ed è già stato ampiamente superato. Cifre che, chi aveva il compito di ‘organizzare’ il lavoro conosceva benissimo. Siccome neppure i risultati sportivi sono soddisfacenti, ci siamo adoperati per evitare di commettere errori in vista di un futuro che certamente ci sarà” – asserisce Servetti.
“Vogliamo fare calcio senza buttare via quattrini come abbiamo fatto finora. Il nostro obiettivo, senza più fare proclami, sarà quello di spendere meglio, perché nel calcio non vince sempre chi paga di più. Se temiamo che i calciatori non vorranno firmare con il Casale? Assolutamente no, il pallone viaggia veloce: oggi siamo in questa situazione, magari tra due mesi avremo messi a posto tutti i conti e saremo più avanti in classifica” – conclude il patron.
Inoltre, “La Stampa” afferma che una delegazione di tifosi si sono recati presso il campo sportivo Bianchi per chiedere delucidazioni alla società. La squadra, invece, dopo il giorno di sciopero si è allenata regolarmente per preparare la trasferta in casa del Fossano.