“Ci sono stati problemi societari che hanno influito sui risultati. Abbiamo provato a realizzare un vero e proprio miracolo sportivo, ma non ci siamo riusciti”. Sono queste le prime parole pronunciate dal presidente del Casale Simone Servetti nell’intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di SerieD24.com. Dichiarazioni che sintetizzano al meglio la rassegnazione del numero uno della società piemontese dopo la retrocessione del glorioso club in Eccellenza. Una stagione decisamente negativa, che darà spazio a nuovi scenari per il futuro. Servetti, infatti, annuncia l’imminente chiusura della cessione del Casale alla Edge Group Global LLC: “Sto definendo la cessione delle quote di maggioranza ad un gruppo americano. Ho praticamente definito tutto, mancano solo alcuni dettagli. Per garanzia di tutti, il passaggio sarà ultimato una volta constatata la solidità finanziaria degli investitori, che ho già verificato: voglio solo che vengano completati tutti i trasferimenti, si può dire che è tutto concluso. Lascio ad un gruppo serio e solido”.
La drammatica stagione del Casale si è conclusa con il penultimo posto nel girone A di Serie D e l’automatica retrocessione diretta. È tempo di futuro per il club che vanta anche uno storico scudetto in bacheca. Sulla trattativa che vedrà ben presto il Casale in mano alla una nuova proprietà americana, Servetti ha chiarito: “Ho lavorato in questi mesi con la Edge Group Global LLC, soprattutto grazie al lavoro di Fabrizio Montanari. È mia intenzione lasciare la società in mani solide. Darò una mano organizzativa e farò da tramite sul territorio con loro finché mi sarà richiesto. Spero che con la nuova proprietà, possano ristabilirsi i rapporti tra le autorità locali e il Casale Calcio. Io ho fatto la mia parte, provando a limare i debiti. Siamo al capolinea della mia avventura a capo del club”. Sulla categoria in cui la squadra sarà protagonista il prossimo anno, il presidente ha dichiarato: “Non ci sono dubbi sull’iscrizione del Casale al prossimo campionato di Eccellenza. Vedremo se ci saranno i margini per poter presentare la domanda di ripescaggio, ma al momento non posso espormi su questa possibilità”.
Riavvolgendo il nastro, Servetti ripercorre gli ultimi mesi a capo del Casale. Le prime crepe risalgono alla scorsa estate: “Le problematiche sono già emerse a giugno dello scorso anno con l’amministrazione comunale. Sono stati compromessi determinati rapporti. Inoltre, ci sono stati dei problemi anche con la società con cui collaboravo, la Console & Partners. Quest’ultima prima si era data per proprietaria del club per poi definirsi semplice sponsor, senza aver mai contribuito con liquidità, facendo promesse che hanno compromesso e rovinato il progetto”. Il presidente ha poi aggiunto: “A conti fatti, io sono l’unico che ci ha sempre messo la faccia portando a termine la stagione da solo, mentre tutti si tiravano indietro. Un ringraziamento voglio tributarlo a quelle persone che non hanno mai mollato e hanno lavorato fino all’ultimo: non farò nomi, ma si sa di chi sto parlando”.
Simone Servetti lascia il Casale e si defila momentaneamente dal mondo del calcio. Un sistema che non rimpiangerà. Il suo grido d’aiuto, nel corso degli ultimi mesi, è rimasto fine a se stesso: “Non mi sono sentito abbandonato e non voglio neppure agitare le acque con polemiche. Tutto è nato dalla gestione dell’impianto sportivo di Casale, abbiamo avuto i primi screzi con il Comune proprio in tal senso. Posso dire che tutti vogliono a capo della società gente del posto, tutti chiedono la presenza di un uomo del territorio: poi ti guardi intorn, e nessuno è disposto a supportarti in nessun modo. Io in due anni non ho visto uno sponsor”. Il numero uno del club ha voluto anche lanciare un appello ai tifosi: “Posso solo dire che li comprendo. Sono un sostenitore del Casale anche io come loro, spero che man mano possano tornare a riempire lo stadio e supportare questa gloriosa maglia. Questa è una piazza che merita ben altri palcoscenici”.
A cura di Giuseppe Vitolo