La nuova stagione è ormai alle porte. Presto si comincerà con la Coppa Italia, successivamente poi si darà il via alle danze con il campionato. Le squadre sono nel pieno della preparazione e si spera di raggiungere la miglior condizione fisica al più presto possibile. Gli obiettivi stagionali sono stati già fissati, ora non resta che raggiungerli, così come migliorare ciò che è stato fatto nella scorsa stagione. Questo è il caso del Casarano di Costantino che in questa stagione vorrà fare le cose in grande in uno dei gironi più difficili d’Italia, ovvero il girone H. Nel frattempo ha parlato della preparazione e della stagione che verrà l’allenatore Giovanni Costantino.
A presentare la stagione che verrà e la preparazione che è stato Giovanni Costantino. L’allenatore del Casarano ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni ufficiali del club. “In questo momento dobbiamo solo pensare alla partita contro il Lavello” che sarà il debutto stagionale del Casarano in campo. “Questa partita ci permetterà di capire a che punto siamo con la preparazione. Per me questa è la cosa più importante, si tratta di un banco di prova interessante“. Domani alle 16 la squadra di Costantino sfiderà il Lavello, che poi ritroverà in campionato nella terza giornata. “E’ una gara alla quale teniamo tantissimo, noi siamo il Casarano e abbiamo il dovere e l’obbligo, nei confronti della società e dei nostri tifosi, di scendere in campo e fare il massimo“.
Costantino non vuole nessuna distrazione dalla sua squadra: “Non ammetto, nemmeno in amichevole, che qualcuno non dia il massimo quando indossa questa maglia che rappresenta la storia del calcio, non solo di questo territorio e l’incontro dell’altro giorno con i nostri tifosi è servito ai ragazzi, per far capire che piazza è questa“.
Lasciato l’argomento della prossima partita con il Lavello, commenta il nuovo gruppo che Costantino ha: “Sulla carta siamo una buona squadra, ma le altre non sono da meno. Siamo un buon gruppo e abbiamo buoni giocatori, ma per diventare squadra ci vuole tempo. Tre settimane non sono nulla al cospetto di una stagione intera. Bisogna considerare che siamo una squadra nuova, solo 4 giocatori della scorsa stagione sono rimasti, staff nuovo, dirigenza nuova“. Parla della preparazione: “In queste tre settimane io ho conosciuto meglio loro e loro hanno conosciuto meglio me. La condizione fisica ovviamente non è ottimale, ma più di così non penso che si poteva fare“.
Conclude dicendo che: “In 10 anni sono stato collaboratore in squadre che ora fanno la semifinale di Champions League. Allenare a Casarano non è come allenare a Lecce, Foggia, Taranto ma ogni allenatore deve avere la capacità di adattarsi alla situazione. Con i ragazzi mi trovo benissimo ed in campo mi dimostrano di seguire la mia idea di calcio”.