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Casarano, Filograna: “Un campionato senza infamia e senza lode”

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Le dichiarazioni di Antonio Filograna.

Aria di sorprese e nuovi propositi in casa Casarano: nella giornata di oggi ha parlato per supporterscasarano.it il main sponsor del club pugliese Antonio Filograna Sergio.

Filograna ha affrontato diversi temi nel corso del suo intervento, ma si è concentrato soprattutto sulla stagione che comincerà ad agosto. Di seguito le sue dichiarazioni.

Casarano, Filograna: “Bisogna essere più tranquilli”

Nel corso del suo intervento a supporterscasarano.it il main sponsor del Casarano Antonio Filograna ha dichiarato: “Quello di quest’anno è ritenuto il campionato più difficile a livello nazionale. Inizialmente le premesse erano quelle di migliorare i risultati dell’anno scorso ma la squadra non è partita bene, anche se si è ripresa in un determinato momento: a fine novembre, con la vittoria contro il Gallipoli, eravamo in testa alla classifica. Solo che successivamente c’è stata un’evoluzione: accrescere il tasso tecnico, che si è trasformato in un “boomerang”. Ci ha fatto comprendere che probabilmente non si doveva cambiare nulla. A otto partite dalla fine, il nostro campionato era ormai finito.

Il quinto posto è ormai diventato una costante, chiaramente non voluta. Bisognava fare meglio, e l’impegno per fare ciò era nelle aspettative. La rosa è composta da calciatori da fuori Serie D ma purtroppo ci sono state tante situazioni che hanno influito negativamente sul risultato: siamo mancati nel fare gol, nell’aggressività in area di rigore e abbiamo subito tante reti. Un altro anno senza infamia e senza lode, bisogna essere obiettivi“.

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Casarano, Filograna: “Non dobbiamo vivere nel passato”

Filograna sottolinea il suo legame con la città pugliese: “Io sono di Casarano e amo questo paese: c’è delusione ma anche tanta ambizione. Sono del pensiero di vivere le situazioni con la massima leggerezza, soprattutto nel mondo dello sport. Dobbiamo essere molto più tranquilli, rispetto alla tensione vissuta negli ultimi anni, restando sempre equilibrati sia nei momenti facili ma soprattutto in quelli difficili. Ogni componente compartecipa allo stesso modo alla vita sociale del calcio, dato che quest’ultimo è costituito prevalentemente da socialità.

Noi viviamo in una piccola realtà che deve essere unita e compatta. Questo paese ha tanta voglia di farsi notare e di diventare un punto rappresentativo, e lo sport è un mezzo trainante per emergere in tutti i campi. Il passato è storia, bisogna sempre guardare avanti. Il mondo sportivo è vita, è comunità, è inclusione. Bisogna avere sempre la voglia di lottare, di credere che domani sarà migliore, e ciò vale per tutto. Non bisogna mai darsi per sconfitti, nella vita si può sempre far meglio“.

E conclude con un sottile incitamento verso l’amministrazione comunale: “Una squadra deve essere formata soprattutto da giovani ma, per permettere ciò, bisogna avere anche le infrastrutture adeguate”.